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Spagna e India. Stop a UberERT

Uber è stata scelta dal Padiglione Usa a Expo quale partner ufficiale per il trasporto di persone

Uber, Spagna addio (per ora, almeno). Un tribunale di Madrid, riporta Askanews, ha accolto il ricorso di una associazione di tassisti spagnola, rilevando che gli autisti delle auto a nolo (con conducente) reperibili tramite la “app” non dispongono delle necessarie autorizzazioni per il trasporto di passeggeri. Ne deriva così quella che i giudici spagnoli hanno ritenuto una concorrenza sleale. La decisione del tribunale madrileno segue procedimenti simili in altre città. In India invece Uber è stata denunciata dalla polizia di Nuova Delhi per truffa e per violazione dei regolamenti governativi, dopo che un suo dipendente è stato accusato di aver stuprato una giovane cliente. L’accusa è quella  di non effettuare i controlli sulle referenze degli autisti ingaggiati contrariamente a quanto riportato sul sito. Per questo motivo si profila il reato di truffa. La questione è stata oggetto anche di un intervento in Parlamento del ministro dell’Interno Rajnath Singh, che ha chiesto maggiori controlli sull’attività di Uber in altre cinque città indiane. Uber che è invece difesa dal ministro dei Trasporti  Nitin Gadkari; “E se accade qualcosa su un bus, che facciamo li vietiamo? E’ il sistema che deve essere cambiato. Vietare Ubercauserà solo disagi alle persone”.