Anno da record per gli arrivi internazionali in Spagna, il 2014, a quota 64 milioni. A dirlo il ministro dell’industria, dell’energia e del turismo, José Manuel Soria che ha ritoccato verso l’alto di ben un milione di arrivi la precedente stima (leggi: Anno da record per la Spagna: in volo verso quota 63 mln di turisti), dopo due ottimi novembre e dicembre.
Tra le nazionalità ben 14,3 milioni sono britannici, il primo mercato estero per il turismo spagnolo, con un più 4,9% anno su anno, per il 23,3% del totale, seguiti dai francesi, con oltre 10 milioni di turisti, in crescita dell’11,6%, per il 16,3% del totale, e dai tedeschi, a quota 9,9. milioni, a più 6% anno su anno, per il 16,3% del totale. Dopo i paesi nordici aggregati, a 4,6 milioni di turisti, a più 4,3%, si piazza l’Italia con 3,4 milioni e in crescita di ben il 14,7%, mettendo a segno anche un segno più negli ultimi 12 mesi consecutivi.
Tra le regioni la Catalogna rimane la destinazione preferita dai turisti stranieri, con 15,9 milioni, in crescita del 7,3%, che rappresenta oltre un quarto del totale, a quota 25,8%, tra cui tantissimi italiani. Seguono le Canarie, con 10,4 milioni, a più 9,2%, il 16,9% del totale, e le Baleari, a quota 11,2 milioni, a più 2,7%, con il 18,3% del totale. Ai piedi del podio l’Andalusia, 8,1 milioni di turisti (13,2% del totale), la Comunità di Valencia, con 6 milioni, e la Comunità di Madrid, a quota 4,2 milioni.
Questi dati, come di consueto, provengono dal rilevamento sui movimenti turistici alle frontiere (Frontur) diffusi dal ministero del turismo.