La sponda veneta del Lago di Garda avrà una “regia” unica per il turismo. I sindaci dei Comuni della sponda veronese hanno infatti firmato un Protocollo d’intesa per l’istituzione dell’Organizzazione di Gestione della Destinazione Turistica, chiamata DMO Lago di Garda, assieme ai rappresentanti della Provincia di Verona, della Fondazione Arena, dell’Aeroporto Catullo, di Veronafiere e del Consorzio turistico Lago di Garda È. L’agenzia unirà le oltre 1.800 imprese operanti sul territorio (696 ristoranti, 502 bar, 376 alberghi, 137 strutture di alloggio, 54 tra agenzie di viaggio e tour operator, 47 campeggi, 6 parchi di divertimento e 3 stabilimenti termali).
“Negli ultimi vent’anni, il termine cabina di regia è diventato sinonimo di vuoto pneumatico – commenta Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona. Ma oggi fondiamo un soggetto che ha tutti i numeri per aggregare, finalmente, le molteplici anime del comparto turistico del Lago di Garda su progetti comuni. Progetti comuni significa che quelle risorse di cui potremo disporre saranno efficacemente impiegate non disperse in mille rivoli. Che gli eventi saranno concordati secondo un calendario comune, senza cannibalizzazioni e in modo da allungare la stagione turistica. Il turismo sul Lago di Garda è prevalentemente balneare oltre il 70% delle presenze si concentra tra i mesi di giugno e settembre. Oltre l’80% dei visitatori della provincia di Verona sceglie il Lago di Garda e il 68% sono stranieri. Paradossalmente, le imprese turistiche del Lago pesano per solo per il 27% sul totale provinciale, c’è ancora quindi spazio per ulteriori sviluppi. Come ha ricordato il ministro Franceschini quando l’abbiamo ricevuto in Camera di Commercio, la nostra provincia a tutti i numeri per poter attrarre i nuovi flussi turistici stranieri nei prossimi anni, l’offerta turistica va potenziata e mirata su un turismo di qualità”.