La ricerca di The Leading Hotels of the World fa l’dentikit e svela gli interessi del viaggiatore curioso: una persona benestante, che privilegia soprattutto l’esplorazione e la scoperta, che investe in cultura, esperienze culinarie e contatti umani con le persone del luogo.
L’obiettivo della ricerca condotta dalla collezione di luxury hotel su un campione di viaggiatori americani, tedeschi e giapponesi, è conoscere e comprendere la filosofia e i comportamenti di questa nuova categoria di ospiti, per cui viaggiare ‘bene’ risulta un’attività fondamentale. Ma soprattutto in fatto di viaggi sa quello che vuole. Da quanto emerge dallo studio il viaggiatore curioso ha infatti una percezione piuttosto chiara e definita delle proprie esigenze: nel 46% dei casi si considera addirittura un trendsetter all’interno della propria sfera sociale. Restio a seguire le inclinazioni della massa, il viaggiatore curioso è attratto dall’avanguardia, è interessato a scoprire destinazioni remote. E non bada a spese quando si tratta di creare ricordi unici e vivere esperienze da raccontare al rientro.
E ancora, il viaggiatore curioso compie almeno 8 viaggi all’anno, perché ritiene che viaggiare costituisca una parte essenziale della propria vita (79%), ricerca esperienze uniche e avventurose (54%), e solo nel 32% dei casi apprezza località alla moda. Secondo i dati raccolti però negli ultimi 12 mesi il viaggiatore curioso ha compiuto più viaggi di lavoro (8,9) che di piacere (8,4).
Ma quali sono le sue esperienze preferite? Le visite a siti di rilevanza storico/architettonica (91%), le esperienze culinarie (89%) e poter familiarizzare con le persone del luogo (78%). Ma quando si tratta di destinazioni internazionali le mete più richieste sono Nord America ed Europa. Che resta la meta prediletta dal 70% dei viaggiatori curiosi intervistati.