Tigre di carta Couponing: chiude anche la sede di Letsbonus Italia

Il crollo del couponing. Anche Letsbonus chiude in Italia.

Dopo il picco di tre anni fa, la parabola del couponing sembra ormai aver imboccato una fase irreversibilmente discendente. Dello sciopero del numero uno del couponing abbiamo detto, del fallimento di Prezzo Felice pure, ed ora ci dobbiamo occupare della chiusura di uno dei principali player del settore in Italia, quel Letbonus che, per primo, aveva lanciato il turismo in questo business model, con corretta licenza di agenzia viaggi e tour operator.

Il sito spagnolo, diventato in pochi mesi numero uno in patria e al terzo posto in Italia, aveva aperto sedi in altri paesi come il Portogallo, l’Argentina, il Cile, l’Uruguay, la Colombia e il Messico, questi tre paesi chiusi da tempo, prima di vendere agli amerciani di Living Social, i numei due al mondo del settore dopo Groupon.

Gli affari però da tempo languivano, guidati soprattutto dalla vendita di prodotti, ovvero quelli con i margini minori, che non hanno consentito di continuare l’attività direttamente. Perchè le proposte sul web continueranno ad esserci, ma curate direttamente dalla sede di Barcellona.
Parlando di margini naturalmente si deve parlare anche del travel che in poco tempo ha cavalcato il mondo del couponing per farsi conoscere online e vendere comunque, a volte anche sotto costo, in tempi di crisi. Così come prima aveva fatto con la novità cofanetti. Ora forse ci sarà un ritorno all’ovile delle Olta, sempre più dominanti su questo mercato (vedi la notizia). Oppure nascerà qualche novità sul mercato (sarà tra queste?). Insomma, il mondo del turismo si conferma il più innovativo e veloce a cercare di seguire le mode dettate dal mercato. Una faticaccia che a volte premia e a volte no. Informarsi, e formarsi, è la prima cosa per continuare a stare su questo difficile mercato. Nonostante tutto, il più bello al mondo. Intanto, però, no comment da parte di Letsbonus e della controllante Living social.