Con tre Grammy e nove candidature agli Oscar, “Gli spiriti dell’isola” (“The Banshees of Inisherin”) – girato in Irlanda – è uno dei film dell’anno ed è finalmente giunto anche nelle sale italiane.
Ambientato sull’isola immaginaria di Inisherin nel corso della guerra civile irlandese del 1923, “Gli spiriti dell’isola” per le riprese ha preso in prestito il verde, il mare e le bellezze di due isole come Achill Island, nella contea di Galway, e Inis Mór, in Irlanda.
Come hanno sottolineato attori e regista, entrambe le isole sono perfette per un’ispirata esperienza irlandese, per ripercorrere le location del film e scoprire da un inedito punto di vista di Achill Island e Inis Mór e il pezzo di ovest atlantico dove si trovano.
Un tour ancora più facile, grazie ai nuovi voli per Knock
Il tour sulle orme de “Gli spiriti dell’isola” può iniziare dalla più grande, Achill Island, sfruttando per un long weekend anche i nuovi voli per il vicino aeroporto di Knock che sono l’ideale per trovarsi già direttamente nella parte d’Irlanda immortalata dal film e in generale sia per esplorarne le contee a nord-ovest sia per accedere rapidamente un pezzo di Irlanda del Nord.
Per iniziare vale la pena esplorare gli scorci offerti da Cloughmore, nell’angolo sud-orientale dell’isola, ambientazione del pub JJ Devines (il pub, costruito per l’occasione, nella realtà non esiste e il paesaggio è rimasto intatto). In particolare, questa località compare nella foto pubblicitaria del film che mostra i personaggi di Colin Farrell e Brendan Gleeson seduti attorno un tavolo di legno, con alle spalle un tratto di scogliera battuta dalle onde.
Percorrendo verso ovest la parte sud della costa, dopo aver avvistato l’immensa Keel Beach su cui si affaccia l’Achill Island Golf Club, si arriva a Purteen Harbour, stretta insenatura naturale usata dai pescatori, dove è facile vedere gruppi di pecore brucare fino al mare, con il loro manto bianco che contrasta con le tinte accese delle piccole barche da pesca. Nel film ospita il piccolo negozio O’Riordan ed è stata utilizzata come zona dalle atmosfere portuali.
Avanzando lungo questo tratto di litorale si arriva a Keem Bay, una delle spiagge più famose d’Irlanda, punto in cui si trova la casa di Colm (ristrutturata proprio dalla produzione).
Tornando un po’ indietro di circa 5 chilometri, si trova il bivio per guadagnarsi un’altra veduta incantevole, quello per Lough Acorrymore, uno specchio d’acqua non molto grande letteralmente incastonato tra la rugosa superficie di questa zona rimasta intatta. Nel film fa da sfondo a uno dei momenti più intensi e ospita il cottage della signora McCormick.
Come ultima location significativa si può scegliere la chiesa di St. Thomas, a Dugort, nella parte nord-est dell’isola. Per raggiungerla si deve percorrere a ritroso il percorso fatto per arrivare a Keem Bay ed è consigliabile, subito dopo Keel, scegliere la strada che si spinge un po’ di più verso l’interno (Slievmore Road), toccando punti carini come, per esempio, The Achill Experience Aquarium o Achill Bogwood Sculpture, laboratorio in cui si lavorano pezzi di legno recuperati nelle torbiere della zona.
La chiesa ottocentesca di Dugort dalle fattezze neogotiche, che compare nelle scene della messa, è aperta solo negli orari del servizio del culto e per approfondire la sua storia e quella delle aree circostanti si può prendere parta a un interessante tour storico a piedi di due ore, “The Colony Tour”.
Inis Mór, l’arcipelago irlandese dalla bellezza atlantica
Grande circa un quinto di Achill Island, Inis Mor (lunga 12 chilometri e larga meno di 4), è la più grande delle tre isole Aran, derivate da una piattaforma calcarea staccatasi dalla costa della contea di Galway.
Da Galway si possono facilmente prendere autobus per i traghetti della compagnia Aran Island Ferries in partenza da Rossaveel attivi tutto l’anno. La bicicletta (si possono noleggiare anche bici elettriche) nei mesi meno freddi è il mezzo ideale, ma si può anche optare per i caratteristici calessi o anche per delle comode scarpe da trekking.
Se si è curiosi di soggiornare dove lo ha fatto la produzione si può scegliere, ad esempio (a seconda delle stagioni) l’Aran Camping & Glamping, che offre raffinati pods e cottages, caratterizzati da un design chic e lineare.
Partendo per il tour, da est verso ovest, l’area della piccola baia chiamata dai locali Rabbit Beach che si trova praticamente alla fine della strada dell’isola, non lontano da Eararna, fa da quinta a un contrasto tra i protagonisti e poco lontano un altro luogo immortalato dalle riprese è l’esterno del cimitero di Killeany, con le croci celtiche e le rovine del Saint Enda’s Monastery, le cui origini sembrano risalire al IX secolo.
Muovendosi verso ovest attraverso l’isola, a meno di 10 chilometri, si trova l’area dove è stata costruito il cottage di Padraic, facendo tesoro di esperti scalpellini locali. Gli incredibili semicerchi concentrici che costituiscono il sito sono visibili dalla finestra di Padraic e fanno anche da bellissimo sfondo a una conversazione tra lui e Dominic, altro protagonista, impersonato da Barry Keoghan.
Per una sosta di gusto, semplice e locale, non lontano, è presente il piccolo caffè-ristorante con il tetto di paglia Teach Na Phaidi. Dopo altri cinque chilometri ancora più a ovest, quasi dove l’isola finisce, invece, si incontra l’area chiamata Onaght o Eoghanacht in gaelico. A differenza delle case di Padraic e Colm, la casa di Dominic, localizzata in questa zona, è un bungalow realmente presente sull’isola.