Tourism Investment, la ricettività può crescere (con meno burocrazia)

“Investire in nuovi alberghi o ristrutturare?” è stato il tema della prima tavola rotonda organizzata da Tourism Investment

La ricettività a Milano può crescere ancora, ma servono le condizioni favorevoli. Ovvero: una burocrazia più agile e “comprensibile”, contratti di sviluppo che al momento non sono decollati, unità strategica fra proprietari di immobili e gestori. Ecco le principali questioni affrontate durante la tavola rotonda “Investire in nuovi alberghi o ristrutturare?”, organizzata da Tourism Investment, il progetto curato da R&D hospitality e AboutHotel con l’obiettivo di colmare la mancanza di un approccio strutturato e d’insieme nella promozione e monitoraggio delle opportunità di investimento. Il punto di partenza dell’incontro non poteva che essere l’imminente Expo.

“È prevista una forte crescita degli investimenti , grazie all’Expo 2015 – ha spiegato Giorgio Bianchi, Ceo di R&D hospitality – società milanese specializzata nella ricerca e sviluppo di opportunità di investimento nel settore alberghiero. “In Lombardia, dall’inizio del 2014 sono entrate nel mercato mille nuove strutture legate all’ospitalità (ristoranti, società di servizi, agenzie e tour operator). Tra il 2015 e il 2106 verranno aperte oltre 2.000 camere”. La crescita non riguarda soltanto Milano e il settore alberghiero, ma coinvolge anche la Provincia ed anche la ricettività extralberghiera, “che avrà un ruolo rilevante nell’assorbire l’eccesso di domanda e nel bilanciamento dei prezzi durante la fiera”. Con Expo, nel corso dell’anno 2015, la domanda – in particolare leisure –  crescerà ancora. Secondo i dati raccolti ed analizzati da R&D, il mercato milanese si incrementerà di circa il 25-30% in termini di domanda. “Non guardiamo alla concorrenza sleale, l’importante per noi è che questi spazi vengano gestiti da normative chiare”: parole di Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, che nel corso dell’incontro ha sottolineato come il parco alberghiero in Italia sia in gran parte “da ristrutturare o rottamare. Per questo abbiamo coinvolto anche le banche in un roadshow per incontrare gli albergatori”. Erano infatti presenti al primo incontro del Tourism Investment anche Banca Popolare di Vicenza, Bnp Paribas e Medio Credito Italiano.

“Le potenzialità per uno sviluppo ricettivo a Milano ci sono, sia per il settore business sia per il leisure” ha detto Magda Antonioli, docente Bocconi, che ha aggiunto: “Stiamo preparando una ricerca sulla ricettività extralberghiera e le conclusioni sono che esistono spazi di crescita, ma con l’approssimarsi di nuovi trend cambiano le abitudini dei consumatori”.

Guido Castellini, Alessandro Rosso Group Hotel Division, ha sottolineato “la carenza di azione del sistema di Governo e le esose pretese dei proprietari alberghieri nei confronti dei gestori. Il turismo non può garantire rendimenti dell’8% come pretenderebbero le proprietà. I rischi vanno condivisi. Andrebbero riviste anche le fidejussioni altrimenti non è possibile crescere”.

I prossimi appuntamenti di Tourism Investment saranno a Roma nel mese di aprile e a giugno a Venezia, per poi toccare Bergamo il 25 settembre con un convegno.