Toyota investe su Uber, il servizio di taxi a chiamata, acquistando una partecipazione nel capitale azionario dell’azienda numero uno mondiale nel suo settore. Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma l’intesa prevede la garanzia del leasing di vetture ai guidatori di Uber, che a loro volta potranno rimborsarlo con quote delle loro tariffe. A conferma dell’interesse dei maggiori costruttori di auto per le nuove forme di gestione della mobilità, la decisione di Toyota arriva il giorno seguente l’annuncio che Volkswagen investirà poco meno di 300 milioni di euro nell’azienda israeliana Gett, che fornisce un servizio analogo a quello di Uber. E General Motors di recente ha acquistato per 500 milioni di dollari una quota in Lyft, un servizio di taxi a chiamata concorrente di Uber. Più in generale la strategia dei big dell’auto e dell’IT punta a far convergere i settori, il che a lungo termine potrebbe ridurre la domanda di veicoli in misura significativa.