L’Italia guadagna due posizioni nell’indice World economic forum ed entra nella top ten della classifica del Travel & Tourism Development Index 2021.
Mentre il settore dei viaggi e del turismo mostra segni di ripresa in molte parti del mondo, il nuovo ranking vede il Giappone al primo posto del ranking, gli Stati Uniti al secondo, la Spagna al terzo, la Francia al quarto e la Germania al quinto. Il Belpaese guadagna due posizioni e sale dal 12° del 2019 al decimo posto, grazie soprattutto al miglioramento del suo “ambiente imprenditoriale”.
È quanto emerge dal Travel & Tourism Development Index 2021 pubblicato dal World economic forum che classifica 117 economie in base a una serie di fattori cruciali per lo sviluppo, la sostenibilità e la resilienza del loro settore dei viaggi e del turismo. L’indice complessivo è il prodotto di una media ponderata di 112 indicatori specifici che misurano il livello dell’efficienza dei trasporti, dell’ospitalità, dell’offerta culturale, della sostenibilità.
“Le chiusure dovute al Covid hanno nuovamente enfatizzato l’importante contributo che i viaggi e il turismo danno a molte economie in tutto il mondo – ha spiegato Lauren Uppink, Head of aviation, Travel and tourism del World economic forum -. In una fase in cui il mondo emerge gradualmente dalla pandemia, le economie devono investire nella costruzione di un ambiente forte e resiliente per fornire la giusta esperienza di viaggio e turismo per molti decenni a venire“.
Manca la manodopera
Tra i problemi che dovrà affrontare nei prossimi mesi e anni il settore del viaggi vi è quello della carenza di manodopera, come dimostrato anche dalla difficoltà in Italia a trovare personale stagionale. Nel rapporto del World economic forum viene citato un sondaggio tra ex lavoratori statunitensi del turismo secondo il quale più della metà non tornerà alla propria precedente occupazione, mentre un terzo ha intenzione di cambiare settore alla ricerca di una retribuzione più alta, migliori condizioni di lavoro e maggiore flessibilità.
Biglietti aerei sempre più cari
A pesare sulla ripresa del settore sono anche le sanzioni e restrizioni di viaggio relative alla guerra tra Russia e Ucraina. Un esempio è l’aumento dell’inflazione e del prezzo dei caruburanti. Il 13 maggio scorso il prezzo dei carburanti per aereo era oltre il doppio rispetto allo stesso giorno del 2021. Una situazione che porterà a un aumento del costi dei biglietti aerei.
Il passo in avanti dell’Italia
Secondo l’indagine del World economic forum l’Italia si colloca al primo posto per le ricchezze culturali, al sesto per le infrastrutture dei servizi turistici, al 12esimo per l’apertura internazionale e al 15esimo per le risorse naturali. Le aree in cui l’Italia è ancora indietro, invece, sono la competitività dei prezzi (100esima posizione), la pressione e l’impatto sulla domanda di viaggi e turismo (91esima) e l’ambiente imprenditoriale (59esima). Tuttavia, proprio l’avanzamento in questo valore (+19,7%, dal 101° al 59° posto) è uno dei motivi principali del miglioramento complessivo della posizione italiana in classifica.