Il viaggio da soli è una tendenza in aumento, anzi, è “il trend” del 2017. Se una volta viaggiare da soli era una tipologia di viaggio riservata ai cosiddetti globetrotter in giro per il mondo, una recente indagine condotta da BookYogaRetreats.com ha rilevato che il 51 % degli intervistati ha il desiderio di programmare la prossima vacanza da solo, un desiderio trasversale per fascia d’età e provenienza geografica. Ma cosa spinge i viaggiatori a scegliere se stessi come unica compagnia di viaggio? Il valore aggiunto di chi viaggia da solo secondo la ricerca è la libertà di andare dove si vuole senza condizionamenti, seguendo solo quello che più rende felici. Se proprio si è alle prime armi, e con qualche timore, ci si può affidare a un Tour Operator, o ad app come Zipskee, un’applicazione sviluppata proprio per fornire ai viaggiatori solitari tutte le informazioni utili per poter vivere esperienze di scoperta e crescita interiore in modo ininterrotto.
A quanto pare poi le persone proiettano la loro versione migliore di sé quando viaggiano da sole, e sono più predisposte a provare cose nuove spingendosi verso nuovi confini. Inoltre oggi andare in vacanza da soli è più facile: 20 anni fa era infatti difficile capire come muoversi, dove alloggiare, quali alimenti mangiare in un Paese straniero, mentre oggi grazie a Internet l’accesso al patrimonio di conoscenze è tale da consentire di partire già preparati. Basta solo avere tutti i documenti in regola, riferisce una notizia de La Stampa, accertarsi che il passaporto sia in corso di validità, verificare le eventuali restrizioni di visti e le copie stampate di tutte le prenotazioni.
Ma quali sono le destinazioni più richieste per andare in vacanza da soli? A lungo raggio le preferite sono Nuova Zelanda, Australia, Canada, Thailandia, Vietnam e Costa Rica. Per le vacanze a medio raggio invece si piazzano bene Paesi come Norvegia, Austria, Svezia e Svizzera, che si dimostrano particolarmente aperti ad accogliere viaggiatori solitari.