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Trenitalia nasconde i treni più economici : multa di 5 milioni di euro dall’AntitrustERT

L’Autorità per la Concorrenza ha sanzionato Trenitalia S.p.a. per una pratica commerciale scorretta inerente il sistema telematico di ricerca e acquisto dei titoli di viaggio accessibile alla clientela sul sito aziendale, tramite le emettitrici self-service di stazione e la App Trenitalia per smartphone e tablet.

L’Autorità avrebbe, infatti, accertato che l’insieme di soluzioni di viaggio proposte a seguito di una ricerca su questi canali di vendita omette numerose soluzioni con treni regionali (generalmente più economiche), pur trattandosi di alternative sostituibili a quelle invece mostrate, alterando in questo modo la scelta del consumatore.

Sotto accusa sono in particolare le tratte combinate che prevedono uno o più cambi: in questo caso l’opzione che prevede solo l’utilizzo di treni regionali non è mai inclusa nei risultati di ricerca e non è altrimenti rintracciabile se non cercando le tratte singolarmente o con l’opzione “Regionali” sul sito internet. Questo accade soprattutto quando la partenza sia in prossimità di una soluzione che utilizza Frecce e Intercity anche solo di pochi minuti più veloce e che per questo vengono mostrate come unica alternativa percorribile.

“Trenitalia – prosegue l’accusa – non ha in alcun modo informato i consumatori in merito a tale importante limitazione, ma ha anzi utilizzato, sul sito aziendale, la denominazione ingannevole “tutti i treni”.
L’Autorità ha ritenuto tale pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e ha irrogato a Trenitalia S.p.a. una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale. In considerazione dei rilevanti effetti della pratica sui consumatori l’Autorità ha, altresì, imposto al professionista, ai sensi dell’art. 27, comma 8, del Codice del Consumo, l’obbligo di pubblicare una dichiarazione rettificativa per informare i consumatori sul proprio sito internet, sull’App e sulle emettitrici self service presenti in stazione”.

Agi riporta la replica di Trenitalia in cui l’azienda “prende atto della decisione dell’Autorità e ne esaminerà con attenzione il contenuto, riservandosi di valutare le azioni più opportune da intraprendere” ma precisa che “I sistemi di vendita di Trenitalia operano secondo tre concorrenti parametri (minore durata del viaggio, minore distanza percorsa e minore numero di cambi), senza che il prezzo del biglietto assuma alcuna rilevanza a tal fine. Inoltre, da anni, sono state rese fruibili ulteriori funzioni di ricerca, come ad esempio un’apposita sezione per i treni regionali e una ricerca avanzata, in base a parametri discrezionali selezionati dai clienti, che ampliano così il ventaglio di opzioni e i criteri di scelta a disposizione dei consumatori”.