Il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio dà il via libera al treno delle Dolomiti, il progetto di ripristino del collegamento ferroviario Pusteria-Cadore. Un progetto ambizioso ma realistico, con un enorme potenziale di sviluppo per le Dolomiti e la valorizzazione dell’area patrimonio mondiale Unesco. Così definisce il progetto Arno Kompatscher, presidente della Provincia, che insieme a Luca Zaia, governatore del Veneto, ha firmato il protocollo di intesa sullo studio di fattibilità.
Delrio ha indicato il recupero della futura linea Pusteria-Cadore come un esempio delle iniziative del Governo a sostegno nel prossimo Piano di mobilità turistica dolce.
Il collegamento fra Pusteria e Cadore sarà un moderno servizio di trasporto interregionale che rispolvera la storica Ferrovia delle Dolomiti a scartamento ridotto operativa dal 1921 al 1964 tra Dobbiaco e Calalzo. Lo studio di fattibilità sarà sviluppato da un gruppo di lavoro composto da Provincia di Bolzano, Regione Veneto e dalle società controllate STA e ST (Sistemi territoriali), che dovrà verificare il modello di esercizio, l’impegno finanziario e le linee guida progettuali.
Secondo Zaia i costi di realizzazione corrispondono a 1 miliardo di euro per l’intera opera, metà per il tratto Calalzo – Cortina e metà per il tracciato da Cortina a Dobbiaco. Come fonti di inanziamento Zaia indica i fondi europei e quelli dell’ex fondo Odi.
“L’accessibilità è una delle priorità della Giunta provinciale nel settore della mobilità pubblica”, commenta Kompatscher, ricordando la ferrovia della Venosta come modello di successo realizzato dalla Provincia.
“Ora guardiamo al futuro con la prospettiva del collegamento transfrontaliero della Svizzera“, conclude il presidente. E il Treno delle Dolomiti per Kompatscher è solo l’inizio.