TripAdvisor e Hotrec dicono no alle recensioni fasulle. L’uso corretto degli strumenti digitali apre formidabili opportunità agli operatori dell’accoglienza, ma come difendersi dai commenti finti?
Il sito di viaggi e Hotrec Hospitality Europe, l’associazione datoriale di alberghi, ristoranti e bar europei a cui aderisce Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, puntano i riflettori su questo problema che affligge l’industria online del turismo generando confusione e scarsa fiducia nei consumatori. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere alle aziende come contribuire a combattere il fenomeno, e come primo intervento, riporta Adnkronos, l’impegno è quello di sensibilizzare albergatori e ristoratori da un lato e consumatori dall’altro sull’esistenza di società produttrici su larga scala di recensioni false. Un primo passo per poterle combattere.
TripAdvisor e Fipe stanno investendo tempo e risorse per migliorare sempre più un vero e proprio “sistema di vigilanza” delle recensioni. “La loro tecnologia e la nostra esperienza di operatori seri radicati sul territorio – dice Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe – consentono di individuare eventuali anomalie nel sistema di recensioni e di formare i nostri membri sia sull’uso corretto dello strumento”.
L’alleanza non è una novità per l’Italia, visto che la prima “firma” risale al 2014.
“L’integrità dei contenuti su TripAdvisor è fondamentale per il nostro successo – sottolinea Helena Egan, Director of Industry Relations di TripAdvisor-. Quindi prendiamo molto seriamente la moderazione dei contenuti e qualunque tentativo di frode. Per questo abbiamo avviato questa collaborazione con Hotrec e ancor prima la partnership con Fipe, che in più di un anno ha portato ottimi risultati. Non solo per quanto riguarda la sensibilizzazione dell’uso corretto della piattaforma ma anche rispetto alla formazione sia dei funzionari sia dei soci Fipe sulle risorse gratuite offerte da TripAdvisor per migliorare il loro business”.