Sarà un agosto caldo in Turchia: dopo il fallito golpe della scorsa settimana il Governo Turco ha dichiarato lo stato di emergenza per i prossimi tre mesi, periodo in cui verrà sospesa la Convenzione europea sui diritti umani per consentire la revisione della struttura organizzativa dell’intelligence e le relazioni tra potere civile e militare.
Lo ha annunciato il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus, aggiungendo che l’esecutivo spera di poter revocare lo stato di emergenza già dopo 40-45 giorni, riporta l’Ansa
Il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri raccomanda ai connazionali la massima cautela negli spostamenti, portando sempre con se’ un valido documento di riconoscimento ed eventuali titoli di soggiorno in Turchia, nonché di tenersi informati sui media internazionali e locali sugli sviluppi della situazione.
Suggerisce inoltre di evitare manifestazioni e assembramenti vista la possibilità di azioni ritorsive e dimostrative che già hanno avuto luogo contro obiettivi politici ed istituzionali a Istanbul e contro edifici religiosi a Malatya e Trabzon.
Il ministero del turismo della Turchia sembra temere per gli effetti di questa decisione e in una nota stampa si è affrettato a precisare che “lo stato di emergenza è un pacchetto di misure precauzionali che verrà applicato ad integrazione delle norme di diritto giurisprudenziale con l’obiettivo di aumentare i provvedimenti di sicurezza da parte dello Stato per lottare contro la minaccia al diritto e alle libertà dei nostri concittadini. Tali provvedimenti non contengono alcun limite ai principali diritti e libertà. I provvedimenti di sicurezza che saranno applicati non influenzeranno la vita quotidiana né dei cittadini turchi né dei turisti che visiteranno il nostro Paese e riguardo alle loro vacanze non c’è alcun tipo di impedimento per quanto riguarda il traffico aereo e i movimenti turistici internazionali”.