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Turismo, arriva a 2mila miliardi di dollari la perdita nel 2021ERT

Numeri ancora con il segno meno per il turismo mondiale. A dirlo sono le cifre dell’Organizzazione mondiale del turismo (Omt), che vede il Pil diretto della travel industry perdere nel 2021 2mila miliardi di dollari, un importo pari a quello registrato nel 2020.

Le restrizioni ai viaggi imposte negli ultimi giorni dopo l’apparizione della nuova variante Omicron dimostrano che “la situazione è totalmente imprevedibile” e che il settore turistico non è al riparo da incertezze capaci di provocare “enormi danni economici”, ha detto il segretario generale dell’Omt Zurab Pololikashvili.

Le esportazioni legate al turismo dovrebbero, invece, mantenersi intorno a 700-800 milioni di dollari, lontani dai 1.700 miliardi di dollari registrati nel 2019. Una conseguenza diretta del fatto che nel 2021 “gli arrivi di turisti internazionali dovrebbero restare inferiori del 70-75% rispetto ai livelli del 2019″ (sono però aumentati del 58% a luglio-settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020).

In particolare, è l’Europa ad avere registrato la migliore performance nel terzo trimestre, con gli arrivi internazionali in calo del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Ad agosto e settembre gli arrivi si sono attestati a -63% rispetto al 2019, i migliori risultati mensili dall’inizio della pandemia

Nonostante i miglioramenti recenti, sottolinea l’Omt, “i tassi di vaccinazione disuguali nel mondo e le nuove varianti potrebbero avere un impatto su una ripresa che è già lenta e fragile. La pressione economica legata alla pandemia potrebbe anche pesare sulla domanda di viaggi, sulla quale è pesata anche l’aumento dei prezzi del petrolio e i problemi legati alle catene di approvvigionamento”.