La proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo 2022, decisa dal governo Draghi, deve prevedere anche un prolungamento delle misure di sostegno per imprese e lavoratori dei settori ancora in crisi, a partire dal turismo.
Lo sostiene a chiare lettere Confesercenti secondo cui il comparto è ancora in grave difficoltà, con prospettive in peggioramento a causa della ripresa dei contagi, ma l’accesso agli ammortizzatori sociali Covid finirà il 31 dicembre: un termine che, per l’associazione, va spostato almeno a giugno del 2022.
“Ad ottobre avevamo già sottoscritto, insieme alle altre organizzazioni nazionali delle imprese del settore turismo e ai sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS), un avviso comune per chiedere al Governo di assicurare ulteriori risorse a favore delle misure di sostegno per imprese e lavoratori, con particolare attenzione alla tutela dell’occupazione ed al finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19”, ricorda la nota di Confesercenti.
“Il rischio – prosegue la nota – è che imprese e lavoratori rimangano improvvisamente scoperti, anche in considerazione dell’incertezza legata ai tempi di operatività effettiva della nuova riforma degli ammortizzatori sociali. La riforma, che dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo primo gennaio, richiederà infatti l’attuazione di nuove procedure tecniche, il cui arrivo non sarà immediato. Per questo è indispensabile rinviare anche l’avvio della riforma, mantenendo per il 2022 l’attuale regime”.
Franco Metta