Il sud Italia è tagliato fuori, dalle scelte dei turisti stranieri che visitano in nostro Paese in autocaravan, caravan o tenda. E le cause sono da ricercare in scelte sbagliate e mancanza di opportune strategia. Lo svela un’indagine di APC – Associazione Nazionale Produttori Camper. Per queste regioni, lo scarso flusso di turisti in libertà si rivela un grave handicap in quanto i turisti stranieri che fanno capo a questo particolare segmento e che anche quest’anno sceglieranno di visitare l’Italia, sono ben 2,7 milioni e rappresentano circa il 6% del movimento turistico totale internazionale nella nostra Penisola. Tradotto in presenza, sono equivalenti a 22,9 milioni di notti trascorse in campeggi, punti di sosta o aree attrezzate (7% dei pernottamenti totali incoming), per un fatturato di 1,1 miliardi di euro annui (3.7% della spesa complessiva). Un indotto importante per l’ economia locale che viene a mancare a un Mezzogiorno che è in fondo alla classifica delle regioni più frequentate dai camperisti con la Calabria, l’Abruzzo, la Puglia, la Sicilia dove, nonostante gli splendidi paesaggi, questo turismo è quasi completamente assente.
L’Italia dei campeggi ha visto negli ultimi anni un incremento di presenze dell’1.5% dei vacanzieri stranieri arrivati per scoprire in libertà i tesori nascosti dello Stivale (fonte: Osservatorio Banca d’Italia in collaborazione con CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia). In particolare rileva APC, il turismo incoming in autocaravan continua a svilupparsi rispetto alle altre modalità di viaggio (caravan e tenda), consolidando nettamente un trend in continua crescita. I turisti in autocaravan aumentano del 5%, mentre i pernottamenti del 2,5%. Ancora più significativa la crescita della spesa, che si attesta su 7,5% rispetto al 2012.
La maggior parte dei visitatori arriva da Germania, Olanda, Austria e Francia, che rappresentano circa il 76% dei flussi generali e il 75% della spesa totale per turismo incoming in libertà.
Per quanto riguarda le destinazioni preferite, il Veneto è scelto in media da almeno 1 turista straniero su 4 e si conferma come la meta più amata dai viaggiatori esteri in libertà, seguito dal Trentino Alto Adige e dalla Lombardia.
Scalando la classifica si arriva agli ultimi posti dove sono raggruppare, come detto, le regioni del Centro Sud. In particolare l’Abruzzo e l’Umbria scelti solo dal 1.8% dei vacanzieri francesi, mentre gli olandesi prediligono rispettivamente le Marche (5.8%), il Lazio (3.8%) e la Puglia (2.0%). Quasi completamente assente la presenza di turisti in libertà austriaci nelle regioni del sud, mentre i tedeschi compaiono solo per il 3.2% del totale. Tra queste regioni spicca no la Calabria, l’Abruzzo, la Sicilia
Non ha dubbi Gianni Brogini (direttore marketing APC – Associazione Nazionale Produttori Camper): “Da regioni come l’Abruzzo, la Calabria, la Sardegna sono mancate azioni di promozioni mirate in Italia e all’estero. Pensiamo alla Sardegna una terra adattissima ai camper, ma sostanzialmente fanalino di coda. Diciamo la verità: il Sud si è addormentato e queste sono le conseguenze. La ricettività ci sarebbe, ma è stata assente una strategia.”
Dice la sua anche il massmediologo Klaus Davi: “Mi stupisce il dato cosi negativo sull’Abruzzo e la Calabria. Due regioni adattissime al turismo per camperisti. L’Abruzzo poi può contare su una rete autostradale migliore di altre regioni meridionali. Eppure, i turisti non sembrano coglierne l’opportunità. E non è una questione di distanze, perché in Spagna per esempio il flusso dei camperisti arriva fino alle regioni più meridionali. Credo che sul Turismo queste due regioni potrebbero fare molto di più, visto anche l’indotto che crea questo tipo di economia.”