CornerJob, leader nel settore della ricerca di lavoro attraverso dispositivi mobili, ha pubblicato i risultati del proprio osservatorio sul mondo del lavoro con Focus sul settore del turismo.
Partendo dai dati di Federalberghi, si rileva che in Italia il turismo equivale all’11,8% del Pil nazionale garantendo 3,1 milioni di unità di lavoro per un giro d’affari complessivo di 171 miliardi di euro. L’andamento positivo di questo settore è anche attestato dalle ricerche di Confesercenti che hanno registrato a fine agosto 2016 una crescita degli occupati del 4,3% rispetto al 2015.
Il dato viene confermato anche da CornerJob: dopo l’immobiliare, il settore più dinamico sulla piattaforma è proprio il turismo dove i millennials giocano un ruolo da protagonisti, sia per quanto riguarda il “boom” degli startupper legati alla sharing economy sia per il lavoro dipendente. In media, chi progetta un percorso professionale nel settore del turismo ha un’età inferiore rispetto agli altri settori. Infatti, su CornerJob parliamo di giovani intorno ai 20 anni (per il 40%), freschi di studi superiori (per il 55,6%) e al debutto nel mondo del lavoro.
“È un dato che non sorprende” – ha dichiarato Mauro Maltagliati, Founder e CEO Italia di CornerJob. “Il turismo, per definizione, è un settore che esercita un grande fascino sulle fasce più giovani. Fascino che è anche maggiore nel caso dei millennials, dal momento che, rispetto alle generazioni precedenti, sono figli di un mondo senza frontiere dove il viaggio è già da tempo parte della loro esperienza di formazione e di vita”.
Per quanto riguarda le ricerche di lavoro, al primo posto troviamo le posizioni di front/back office (oltre il 40%) seguite a brevissima distanza dalle professioni più direttamente collegate all’intrattenimento (DJ, animatori, coreografi, fotografi ecc. ). Sul fronte delle offerte lo scenario cambia radicalmente, con i receptionist che slittano quasi all’ultimo posto per lasciare spazio agli animatori.
Tutto questo, però, è “fisiologico” dal momento che le posizioni di front/back office sono normalmente più stabili, mentre quelle legate all’intrattenimento, circa il 70% del totale, hanno una rotazione di personale decisamente maggiore.
Tra le regioni più dinamiche al primo posto troviamo Lombardia e Lazio, ovvero, le aree che oltre a essere destinazioni turistiche ospitano anche le sedi dei principali operatori nazionali e internazionali, pubblici e privati.
Infine, va rilevato che il dinamismo di questo settore presenta una maggiore accelerazione nei primi tre mesi dell’anno, in cui si concentra oltre il 57% delle ricerche. Stiamo parlando del momento in cui gli operatori sono in fase di organizzazione della stagione estiva. In Italia, infatti, a differenza di altre realtà europee, la componente stagionale di questo settore è ancora molto forte, sicuramente per via della forte vocazione balneare anche se il fenomeno si presenta con intensità molto minore in altri paesi mediterranei come Spagna e Grecia.