Italia, meta del desiderio. La più sognata dai turisti Lgbt europei e seconda nella classifica mondiale dopo l’Australia, e secondo Quiiky, il TO italiano specializzato nel turismo gay&lesbian, si assiste a un vero e propio boom di arrivi dagli USA e un interesse crescente da parte dei viaggiatori cinesi e brasiliani.
L’Italia, insomma, una destinazione sempre più popolare per il pubblico arcobaleno. “Qui c’è un mercato enorme e la cosa più importante è garantire ai potenziali visitatori un’informazione costante e capillare sulle cose da vedere e da fare”, commenta John Tanzella, presidente e ad dell’International Gay and Lesbian Travel Association (Iglta). Tanzella, in visita a Roma in occasione della presentazione del 19° rapporto annuale di Cmi (Community Marketing and Insights), lo studio sull’economia Lgbt, ha incontrato l’assessore al turismo Luigina Di Liegro e i partner italiani, allo scopo di sostenere e rinforzare l’impatto positivo del turismo gay&lesbian sull’economia e nel sociale. È infatti di 2,7 mld di euro il volume d’affari generato in Italia dal turismo Lgbt. Appare dunque evidente la necessità di conoscere a fondo questa fascia di mercato per intercettarne le esigenze e conquistarla. “Il nostro compito – conclude Alessio Virgili, direttore di Quiiky e ambasciatore Iglta in Italia – è quello di supportare le imprese turistiche nello sviluppo di politiche adeguate per questo target di mercato e in Italia abbiamo bisogno di incrementare le collaborazioni per poter rispondere ad una domanda davvero in forte ascesa”.