Secondo i dati di Quiiky il turismo Lgbt in Italia vale 2,7 miliardi di euro. Nel nostro Paese il popolo Lgbt conta 3 milioni di appartenenti, che producono un fatturato turistico di quasi 3 miliardi di euro. Ma chi è il turista LGBT italiano? Lo svela il TO Quiiky secondo il quale il turista Lgbt in media ha un buon livello di istruzione e redditi piuttosto alti, che gli permettono di viaggiare più volte durante l’anno. Nel 24% dei casi ha una laurea specialistica, e svolge professioni qualificate: nel 41% dei casi ha un reddito che va dai 1500 euro ai 3000, contro il 28% della popolazione lavorativa italiana.
Quasi tutti i turisti Lgbt hanno uno smartphone (92%), il 71% possiede un’auto personale, e il 52% ha un tablet (contro il 21% degli italiani). Inoltre il 91% dei turisti Lgbt in Italia ha almeno un account social, il 28% fa uso di host sharing (Airbnb 20%, Masterbnb 3%, Couchsurfing 1%, altre 9%), e sempre il 28% usa app per viaggi e vacanze. Il 26% fa inoltre uso di car sharing, (Blablacar 11%, Enjoy Eni 8%, Uber 4%, Cart2go 4%, Altre 6%), e il 19% usa app di dating.
La forte connotazione digitale influisce anche sulle scelte di informazione pre-acquisto di un viaggio. Il 67% usa canali internet per informarsi per la vacanza lunga, mentre l’11% va in agenzia. Per la vacanza breve invece si ascoltano consigli di amici e parenti nel 64% dei casi, ma chi fa un week end scavalca le intermediazioni nel 41% dei casi.
Per quanto riguarda le destinazioni anche il segmento Lgbt quest’anno ha scelto l’Italia per le sue vacanze (51%), seguita da mete a medio raggio come Spagna (26%), Francia (14%) e Grecia (11%). Le città più visitate? Roma (17%), Milano (13%), Parigi (12%), Barcellona (11%), Londra (8%) e Napoli (7%), ben 2 punti sopra Ibiza (5%). Così come Palermo (4%), che scalza Mykonos e Sitges, storiche mete gay. Se si chiede però quali vengano considerate mete gay friendly in questo caso l’80% cita la Spagna, con Barcellona sul podio al 30% delle preferenze, seguita da Mikonos (29%), le Canarie, San Francisco e Londra (15%), Sitges (12%) e New York (11%). Prima oasi di tolleranza tra le italiane è invece Gallipoli (8%), al doppio di Torre del Lago, località pioniera del turismo gay nel Bel Paese, oggi al 4%.