Dopo cibo, cultura, moda e design anche la salute si candida a diventare, a pieno titolo, uno dei tratti distintivi del Made in Italy per portare l’Italia tra le destinazioni primarie di Turismo Medicale. Un fenomeno sociale ed economico complesso che ha un valore stimato globale di oltre 100 miliardi di dollari all’anno e interessa circa 10 milioni di pazienti che si spostano dal proprio luogo di residenza per cercare cure all’estero e si aggiungono a chi si muove, per gli stessi motivi, all’interno della propria nazione.

Intercare, la prima Fiera e Congresso Internazionale di Turismo Medicale,  organizza con BIT, fiera leader nel Turismo, per la prima volta un convegno dal titolo Turismo Medicale: una risorsa strategica per il sistema turistico e sanitario italiano in programma domenica 11 febbraio dalle 14.00 alle 17:00 nel corso di Bit 2018 al Mico di Milano

Nel corso del convegno Istituzioni e rappresentanti di associazioni italiane ed europee metteranno a confronto modelli, visioni ed esperienze su come costruire e posizionare una destinazione votata alla cura e al benessere. Un aspetto non solo di marketing ma che coinvolge una filiera articolata e complessa che include la ricerca medica, la qualità delle strutture ospedaliere e del personale, i servizi di viaggio e ristorazione, l’offerta culturale e di svago, la comunicazione nonché le regolamentazioni fiscali, quelle legate ai visti e alla privacy e le normative europee sull’accessibilità delle cure.

Una ricerca della Commissione Trasporti e Turismo dell’Unione Europea, rilasciata la scorsa estate, ha fatto il punto sul fenomeno: all’interno dei 28 stati dell’Unione sono stati registrati 56 milioni di arrivi nazionali e poco più di 5 milioni internazionali. Di questi, il 4,3% era legato a motivi di salute (quasi il 6% degli arrivi nazionali e poco più dell’1% di quelli internazionali), con un valore globale di 47 miliardi di euro, il 4,6% del fatturato dell’intero comparto turistico europeo.

E l’Italia? Secondo le stime dell’Osservatorio OCPS-SDA Bocconi il nostro Paese genera oggi un valore pari a 2 miliardi di euro, che secondo gli osservatori internazionali potrebbe arrivare a 4, implementando l’offerta di servizi sanitari e turistici offerti agli stranieri. Il saldo per ora è ancora negativo, con circa 200.000 italiani che vanno oltre confine cercando, prevalentemente, prestazioni meno care in chirurgia dentale, estetica e ricostitutiva, trapianto dei capelli. Solo 5.000 gli stranieri arrivati in Italia – principalmente da Paesi Arabi, Russia, Svizzera, Balcani – spinti però dalla ricerca di trattamenti ad alto tasso di specializzazione in neurologia, cardiochirurgia, oncologia, chirurgia bariatrica e ortopedia. Questo si riflette sulla spesa media che oscilla tra i 20 e i 70 mila euro, senza calcolare le spese generate dal corollario turistico.

Al convegno parteciperanno:

Fabrizio Curci, A.D. Fiera Milano e Maurizio Cavezzali, Presidente di Intercare

On. Dorina Bianchi, Sottosegretario MIBACT

Pierpaolo Lodigiani, Console Onorario dell’Italia per la Russia del Sud e il Caucaso

León Herrera Santa Marìa, Console Economico e Commerciale della Ambasciata di Spagna

Ilaria Giannico, Segretario generale UEHP (European Union of Private Hospitals)

Gabriele Pelissero, Presidente AIOP (Associazione Ospedaliera Privata Italiana)

Cristian Ferraris,  Direttore Organizzazione, Sviluppo e Rapporti Associativi, Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

Giuseppe Bellandi, Presidente EHTTA (European Historic Thermal Towns Association)

Alessandro Santambrogio, Fondatore, Direttore Marketing Intercare, Destination Health, ItalyCares

Il programma completo può essere scaricato al link https://inter-care.it/en/2018/01/31/intercare-bit-congress-medical-tourism-congresso-turismo-medicale/