Aumento delle prenotazioni rispetto al 2014 e pacato ottimismo per la stagione 2016: così un campione di marine del Mediterraneo con sede in 7 diversi paesi (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Montenegro, Spagna e Turchia) ha risposto a una breve indagine condotta da Marinanow e presentata la scorsa settimana allo Yachting Festival di Cannes.
Circa il 40% delle marine intervistate* ha riportato un aumento significativo delle prenotazioni -commenta Alessandro Sestini, CEO di Marinanow – Il 16,5% ha registrato un aumento “lieve” mentre per il 30% la stagione si è rivelata più o meno simile a quella dello scorso anno. E gli umori per la prossima stagione sembrano in maggioranza positivi”.
Soltanto il 10% ha infatti riportato una diminuzione delle prenotazioni, per il 3.5% l’aumento si è registrato per le prenotazioni di lungo periodo mentre per le “short term” è stata riportata una flessione: “Sono mancati i turisti italiani, si spera ritornino”, commentano dalla Marina di Alassio.
Per quanto riguarda le tipologie di imbarcazione, il mercato si è diviso quasi equamente tra marine che hanno registrato più presenze tra le barche a vela (40%) e quelle che invece hanno ospitato più barche a motore (36,6%). Per un 20% la situazione è stata praticamente indifferente. Un 3,3% ha dichiarato di aver registrato più barche a vela tra gli arrivi internazionali e più barche a motore tra i proprietari locali.
In media la dimensione delle barche è stata abbastanza contenuta: quasi sempre sotto i 20 metri e in un caso su due addirittura sotto i 15. Solo il 30% delle marine ha risposto di aver ospitato imbarcazioni oltre i 24 metri: di queste il 78% ha registrato barche oltre i 24 metri fino al 5% del totale, mentre solo per la marina di Cala Capra (Sardegna) queste imbarcazioni hanno rappresentato il 20% del totale delle prenotazioni. La marina di Procida, infine, ha registrato un aumento del 10% in questa tipologia di imbarcazioni.
La durata media dell’ormeggio nel 30% dei casi è stata “daily/weekly” nel periodo estivo e “long term” in quello invernale, arrivando fino a punte di 30 giorni per la marina di Ventotene (in alta stagione) e 240 giorni per la marina di West Istanbul (a maggioranza proprietari locali). Proprio quest’ultima tiene a precisare che “c’è stata un’ovvia diminuzione nel trend internazionale con l’eccezione delle imbarcazioni battenti bandiera russa o ucraina. I turisti che provengono da queste due nazioni mostrano sempre interesse verso le marine turche”.
Il valore minimo di soggiorno lo ha riportato invece la marina di Alassio con la permanenza media di una giornata mentre per un 53% la durata media si è attestata tra un minimo di 2 e un massimo 5 giorni. In Francia, in particolare, la marina di Port Prive de S.te Maxime ha sottolineato la tendenza tutta italiana a preferire soggiorni lunghi per le barche a motore e soggiorni brevi per quelle a vela, nonostante “I charter a vela italiani si muovano spesso 3-4 barche per volta” – precisano dalla Marina di Villefranche.
Sempre il 53% delle marine ha risposto di prevedere un aumento delle prenotazioni per il 2016, sottolineato da un pacato ottimismo – “Marbella ha una situazione privilegiata” (Marina Puerto Deportivo Maritimo de Marbella) – mentre per il 20% l’aumento è, dati alla mano, più una speranza che una convinzione – “Il punto più basso è stato già toccato” (Marine Sifredi di Carloforte); “stiamo continuando a ricevere molte richieste e ci auguriamo che per il 2016 vada ancora meglio” (Marina turca di Setur Çeşme); “je l’espère” (Corsica).
Solo il 3,3% teme invece una flessione nel mercato del turismo nautico, altrettanti pensano che il quadro resterà immutato e infine il 16% preferisce non esprimersi per il momento al riguardo: “sarà tutto più chiaro verso gennaio/febbraio” (Zea Marina Pireas).