Aumento delle prenotazioni rispetto al 2014 e pacato ottimismo per la stagione 2016: così un campione di marine del Mediterraneo con sede in 7 diversi paesi (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Montenegro, Spagna e Turchia) ha risposto a una breve indagine condotta da Marinanow e presentata la scorsa settimana allo Yachting Festival di Cannes.
Soltanto il 10% ha infatti riportato una diminuzione delle prenotazioni, per il 3.5% l’aumento si è registrato per le prenotazioni di lungo periodo mentre per le “short term” è stata riportata una flessione: “Sono mancati i turisti italiani, si spera ritornino”, commentano dalla Marina di Alassio.
In media la dimensione delle barche è stata abbastanza contenuta: quasi sempre sotto i 20 metri e in un caso su due addirittura sotto i 15. Solo il 30% delle marine ha risposto di aver ospitato imbarcazioni oltre i 24 metri: di queste il 78% ha registrato barche oltre i 24 metri fino al 5% del totale, mentre solo per la marina di Cala Capra (Sardegna) queste imbarcazioni hanno rappresentato il 20% del totale delle prenotazioni. La marina di Procida, infine, ha registrato un aumento del 10% in questa tipologia di imbarcazioni.
La durata media dell’ormeggio nel 30% dei casi è stata “daily/weekly” nel periodo estivo e “long term” in quello invernale, arrivando fino a punte di 30 giorni per la marina di Ventotene (in alta stagione) e 240 giorni per la marina di West Istanbul (a maggioranza proprietari locali). Proprio quest’ultima tiene a precisare che “c’è stata un’ovvia diminuzione nel trend internazionale con l’eccezione delle imbarcazioni battenti bandiera russa o ucraina. I turisti che provengono da queste due nazioni mostrano sempre interesse verso le marine turche”.
Il valore minimo di soggiorno lo ha riportato invece la marina di Alassio con la permanenza media di una giornata mentre per un 53% la durata media si è attestata tra un minimo di 2 e un massimo 5 giorni. In Francia, in particolare, la marina di Port Prive de S.te Maxime ha sottolineato la tendenza tutta italiana a preferire soggiorni lunghi per le barche a motore e soggiorni brevi per quelle a vela, nonostante “I charter a vela italiani si muovano spesso 3-4 barche per volta” – precisano dalla Marina di Villefranche.
Solo il 3,3% teme invece una flessione nel mercato del turismo nautico, altrettanti pensano che il quadro resterà immutato e infine il 16% preferisce non esprimersi per il momento al riguardo: “sarà tutto più chiaro verso gennaio/febbraio” (Zea Marina Pireas).