Una delle poche uscite pubbliche di Salvatore Ippolito, country manager di Twitter, in un parterre che, forse, non aveva mai visto riuniti in Italia i tre big del Social, ovvero Facebook, Linkedin e, appunto, la piattaforma dell’uccellino cinquettante. “Il social network forse con meno iscritti ma, sicuramente, con quelli più addicted” presenta così Ippolito Carlo Alberto Carnevale Maffé, professore Sda Bocconi, alla giornata di inaugurazione della SMW di Roma.
“Noi ci poniamo come degli ‘amplificatori’ di contenuti. In ogni incontro, come in questo, si vedono teste chine. Non è una mancanza di rispetto nei confronti dei relatori e neppure una mancanza di attenzione. Anzi è il contrario. Stanno, stiamo potrei dire, twittando, e quindi amplificando quello che si dice in sala” afferma Ippolito. “Siamo dei ripetitori quindi, che, però, hanno anche effetti economici: molte ricerche, ad esempio, evidenziano che nel 29% dei casi i tweet fanno cambiare canale in Tv. Siamo alla Conversation cast; ecco il concetto del tempo reale, il real time market”.
Insomma Twitter fa storytellig in tempo reale, amplifica e fa buzz in Rete. “teniamo conto che il 78% dei nostri utenti e mobile – chiosa Ippolito -. E, una dato incredibile di come siamo uno strumento trasparente e, quindi, democratico, il 95% delle nostre conversazioni sono pubbliche”. Ecco, forse, il perché del fatto che Twitter è diventato il Forum principale per le discussioni politiche, per le notizie last minute ma anche per spunti per più profonde riflessioni. Grazie a link esterni e a foto e video postati. Qualcuno direbbe: “è la forza della Rete, bello”. Naturalmente amplificata da Twitter.