Essere al centro delle polemiche…può far bene al business. Sembra il caso per Uber: secondo i dati forniti dalla società medesima, dal 26 maggio, giorno in cui il giudice di Milano Claudio Marangoni ha disposto il blocco di UberPop in tutta Italia, le iscrizioni a Uber sono aumentate del 30% in media, con un picco del 100% proprio il giorno in cui la stampa ha dato notizia della decisione del giudice. E sempre nello stesso giorno in Italia sono raddoppiate le persone che hanno aperto l’app per provare per la prima volta UberPop o tornare ad usarla.
Per effetto della sentenza, il servizio UberPop potrà restare disponibile fino al 10 giugno e poi dovrà essere disattivato, pena un’ammenda molto salata. Ma la multinazionale ha già annunciato che farà appello e anche l’Autorità dei Trasporti ha lasciato aperta una porta per la continuazione dell’attività, sia pure con nuove regole e garanzie. Nel frattempo Uber Italia ha lanciato una campagna di mobilitazione online con #iostoconUber, con più di 50.000 persone mobilitate intorno all’hashtag ufficiale su Twitter e Facebook.