Umbria, più turisti italiani, stranieri stabili. I flussi tornano a crescere

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L’Umbria piace agli italiani. I flussi turistici nella Regione tornano a crescere: nel primo quadrimestre dell’anno arrivi e presenze aumentano del 6% e dell’1,6%, un incremento dovuto principlamente al “ritorno” dei turisti italiani, a fronte di una stabilità dei flussi esteri che in passato avevano sostenuto il settore. La presenza dei turisti italiani nelle città d’arte viene confermata anche dai biglietti venduti ai musei, monumenti e aree archeologiche.

I dati provenienti dal report di Banca d’Italia relativi al primo quadrimestre del 2015 confermano che dopo tre anni di calo i fatturati sono in ripresa. Il primo quadrimestre chiude con segno positivo in quasi tutta l’Umbria, con unica eccezione di Spoleto e Gubbio. Fra i territori che incrementano il trend spicca Todi e il tuderte, con un +4,20% sul fronte arrivi (10.829) e un +3,78% su quello delle presenze (20.067) e Foligno, che aumenta del 5,77% il numero di arrivi (23.390) e dello 0,77% quello delle presenze (44.506).

Se si confrontano i dati con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, Orvieto fa da traino alla Regione con un +12,71% (37.394) di arrivi e +11,54 (61.904) di presenze, Assisi incrementa del 5,10% gli arrivi (128.660), e del 4.49% le presenze (258.147), la Valnerina dell’8,58% gli arrivi (32.149), e del 4,0% di presenze (56.830).

Infine anche Terni e provincia, rispetto al primo quadrimestre del 2014, chiudono con segno positivo: 82.236 arrivi e 153.110 presenze (+7,96%, +7,52%).