È “L’arte dei pizzaiuoli napoletani” l’unica candidatura italiana per la Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco per il ciclo 2015/2016.L’hanno presentata alla BMT di Napoli, insieme alla manifestazione Napoli Pizza Village, evento che si terrà nella città partenopea dal 1° al 6 settembre prossimi. E lo ha confermato anche il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, che ha dichiarato: “La decisione della Commissione Nazionale Unesco ci riempie di gioia soprattutto perché arriva a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Expo, a Milano, dedicato ai temi della nutrizione. La scelta del governo italiano di presentare a Parigi, quale unica candidatura nazionale, quella dell’arte dei pizzaiuoli napoletani, rappresenta il modo migliore per riaffermare l’importanza che il patrimonio culturale agroalimentare ha per l’Italia. È una decisione rilevante anche per contrastare quei fenomeni di imitazione di questa antica arte italiana e rilanciare le tecniche tradizionali di produzione, tramandate di generazione in generazione”.
“Nell’anno in cui l’Italia e l’Europa ospitano l’Expo, candidare come Patrimonio dell’Umanità uno dei simboli più rilevanti del made in Italy è una scelta che rafforza le politiche del governo di contrasto delle contraffazioni ma anche di promozione nel mondo delle nostre tradizioni agro-alimentari. Sono convinto che riusciremo a convincere l’Unesco che si tratti di un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare in tutto il mondo”, ha concluso Martina.
Ora parte il lungo iter per il riconoscimento, che sarà sottoposto a un negoziato internazionale a cui partecipano 150 stati. Il negoziato sarà condotto da Pier Luigi Petrillo, il professionista che ha già ottenuto il “placet” dell’Unesco alle tecniche di coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.