L’Italia frana e trascina con sé il turismo. L’Osservatorio nazionale del Turismo di Unioncamere ha misurato le ripercussioni del dissesto idrogeologico registrato in Italia sulle strutture turistiche. Da quanto risulta, fra il 2011 e il 2014 frane e alluvioni sono la causa principale del calo dgli affari del settore (68,5%), oltre a inquinamento ambientale (15,1%) e terremoti (6.5%). Se l’Italia sgretola, l’incuria per il territorio fa crollare i fatturati: più di 5.000 imprese ricettive perdono oltre il 36% del proprio business, con un record al negativo degli incassi per il 2014 che registra una contrazione media del -16,3% e al Sud del -18%. Le strutture extralberghiere sono quelle che soffrono maggiormente per i danni ambientali (37,5 %), mentre vanno un po’ meglio le alberghiere (-33,4%). Le più colpite sono le strutture del Mezzogiorno, con un decremento di fatturato pari al -41,1% e se al nord est le cose vanno un po’ meglio, (-27,4%), a livello regionale le più colpite risultano l’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana e la Liguria, con il numero complessivo più alto di strutture in difficoltà per colpa dei danni ambientali subiti sul territorio.