Il turismo Usa pare accusare qualche contraccolpo causato dalle scelte di Donald Trump. Le politiche sull’immigrazione e il dollaro forte sono fra le prime cause della leggera flessione negli arrivi. Il World Travel and Tourism Council, riporta l’Ansa, prevede per il settore una crescita negli Stati Uniti del 2,3%, lo 0,5% in meno rispetto all’anno scorso, con i turisti che spenderanno quest’anno lo 0,6% in meno rispetto al 2016. Per il turismo americano si tratta di un bel colpo: il comparto vale 1.500 miliardi di dollari, o l’8,1% del pil.
”Il bando” degli arrivi dai sei paesi a maggioranza musulmana ”ha inviato un messaggio al resto del mondo: gli Stati Uniti non sono aperti per business e iniziano a essere meno accoglienti”, afferma il presidente del Wttc, David Scowill. Secondo le rilevazioni dell’organismo specializzato nel turismo, i segnali di una contrazione sono già evidenti, con le prenotazioni dei biglietti aerei calate del 6,5% nella settimana successiva al primo bando dagli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana.