Alla fine del 2018 il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano crescerà dell’1,7-2,1% rispetto al 2017. E’ la previsione dell’Uvet Travel Index*, l’indice ideato dal gruppo Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro, curato per la parte scientifica da The European House – Ambrosetti. L’indice, che consente di prevedere l’andamento dell’economia italiana sulla base dei trend dei viaggi d’affari, è stato illustrato durante la 15° edizione del BizTravel Forum (oggi e domani a Fiera Milano City), l’evento di riferimento in Italia per la mobilità aziendale organizzato da Uvet Global Business Travel. L’Uvet Travel Index rileva anche che, alla fine di quest’anno, la crescita del PIL sarà dell’1,6%.
“L’Uvet Travel Index, indicatore che correla l’andamento dei viaggi d’affari con la relativa attività economica aggregata riuscendo così a prevedere l’andamento futuro del PIL , si continua a confermare un indicatore più che affidabile, anticipando così le indicazioni sull’attività economica da tre a sei mesi i dati ufficiali dell’ISTAT”, spiega Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet .
“Dopo anni di incertezze e instabilità – continua Patanè – anche l’Italia sembra pronta per tornare a correre, nonostante registri aumenti inferiori agli altri Paesi dell’eurozona. La crescita registrata dall’Italia nei primi due trimestri dell’anno ha battuto le stime, attestandosi allo 0,4% sia nel primo che nel secondo trimestre del 2017. Una crescita così forte non si registrava dal quarto trimestre del 2010, cioè 7 anni fa. Uno dei fattori di spinta da evidenziare è sicuramente legato alla crescita del turismo. L’Italia è tra i 5 paesi capaci di attrarre più turisti stranieri al mondo (insieme a Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina) con un contributo diretto del turismo all’economia del Paese stimato in circa 80 miliardi di Euro nel 2017, dato in crescita costante da diversi anni. La solidità del turismo può essere considerato come un fattore strutturale dell’andamento economico italiano proprio perché gli impatti del turismo proveniente dall’estero si riflettono a cascata anche nei sistemi di hotellerie, ristorazione, in quello culturale (musei, monumenti, siti archeologici e naturali, ecc.) e in molteplici settori collegati. A questo proposito, il primo semestre del 2017 ha visto l’Italia raggiungere i livelli record di 53,6 milioni di arrivi nel Paese (+4,6% rispetto all’anno precedente), aumentare il numero di pernottamenti (oltre 160 milioni) e il numero di visitatori nei musei (+7,6%) nonché il numero di passeggeri arrivati negli aeroporti del Paese (99,6 milioni, +6,8% rispetto all’anno precedente)”.