Vacanze ad agosto? Secondo i dati provvisori dell’Istat rispetto al mese di luglio i rincari arrivano fino al 19%. Qualche esempio? Nei trasporti a crescere maggiormente sono i voli (+19,7%) seguiti dai traghetti (+16,4%), mentre i treni si sono rivelati leggermente più cari (+0,2%). Crescono del 10,3% anche i prezzi dei pacchetti turistici e delle strutture ricettive, come villaggi, campeggi, ostelli. In controtendenza alberghi e pensioni, che segnano un ribasso dell’1,3%.
Rispetto all’anno scorso però la diminuzione del costo dei carburanti ha frenato leggermente l’aumento dei prezzi. Infatti, complice anche la deflazione, ad agosto 2016 i biglietti aerei sono costati l’8,6% in meno di un anno fa, e quelli dei traghetti il 15,6%, mentre quelli ferroviari rispetto all’anno scorso sono cresciuti dell’1,2%. Sempre su base annua, gli aumenti hanno riguardato anche i pacchetti vacanze, più cari dell’1,1%, i villaggi e i campeggi (+1,7%), gli hotel e le pensioni (+0,2%).
Nel mese di agosto 2016, secondo le stime preliminari Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio.
L’aumento mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile agli aumenti congiunturali dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%), e degli Alimentari non lavorati (+0,9%).
Ma, sempre secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è stabile sia su base mensile sia su base annua, azzerando così la flessione registrata a luglio (-0,2%).