A poche ore dall’Eurosummit di Bruxelles in cui si deciderà il destino della Grecia, ad Atene si respira tanta incertezza: default si o no, dentro o fuori dall’euro? E, soprattutto, cosa succederà? Risponde alle domande, condivise anche dai turisti in partenza per la Grecia, un articolo pubblicato oggi sul Secolo XIX, che proprio per loro snocciola qualche consiglio pratico.
Innanzitutto, conviene prenotare il viaggio in agenzia e partire con molto denaro contante. La prima emergenza in cui si incorre in un Paese che finisce in default è infatti una crisi di liquidità: le banche subirebbero un tracollo, gli sportelli e i bancomat verrebbero chiusi.
Attenzione anche alle scorte, sia di carburante sia di generi alimentari: in questi casi la serrata può coinvolgere anche le pompe di benzina e i supermercati. Senza carburante, i traghetti potrebbero diradare le corse e gli aerei non decollare. In questi casi è più tutelato chi ha sottoscritto un viaggio attraverso un tour operator, che controlla tutta la filiera dei fornitori, dagli albergatori ai gestori dei servizi di trasporto, con l’obbligo di intervenire nel caso in cui i servizi dovessero venir meno. L’esempio più recente risale all’agosto del 2013, quando gli scontri della “primavera araba” in Egitto indussero i tour operator a intervenire mandando gli aerei a rimpatriare i turisti.
Per gli amanti delle vacanze fai da te i rischi sono maggiori. I viaggiatori in questo caso dovrebbero cautelarsi almeno con una polizza ad hoc.