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Vacanze sulla neve, segnali positivi per la montagna italianaERT

975 euro: è questa la cifra media che un italiano dovrà spendere per trascorrere una settimana in montagna. Budget che arriva a toccare i 2.351 euro per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni. Lo rileva Skipass Panorama Turismo, l’Osservatorio turistico della montagna italiana. Per un fine settimana sulla neve, invece, bisogna preventivare 340 euro di media a persona e 784 per un nucleo familiare.

Rispetto alla passata stagione invernale, i costi della settimana bianca subiscono un incremento del 3,9%, con un aumento di 34 euro a persona che diventa, per il nucleo, pari a 87 euro (in relazione a sconti e agevolazioni varie). Queste cifre, però, non si riferiscono alla spesa per la classica ‘settimana bianca’, che viene offerta con formula promozionale e comprende soggiorno+skipass (che si assesta a 534 euro), ma del costo reale di 7 giorni in montagna, comprensivo di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e-o noleggio attrezzature. In generale, le previsioni della montagna bianca italiana 2015-2016 risultano positive. Questo comparto turistico si conferma essere di estrema importanza all’interno del ‘sistema turismo Italia’. “Infatti – sostiene l’Osservatorio- il fatturato del turismo neve in tutti i suoi aspetti, dalla ricettività alberghiera ed extralberghiera, agli impianti di risalita, attività ricreative e di intrattenimento, ristorazione, noleggio attrezzature, rappresenta oggi, a livello nazionale, l’11,5% del complessivo sistema del turismo italiano”.

Per la stagione invernale 2015-2016, le previsioni indicano in 4 miliardi 717 milioni di euro il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (alberghi, villaggi, b&b, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.), 4 miliardi 682 milioni di euro il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita vari e in generale tutti i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve.

E ancora: 1 miliardo 168 milioni di euro l’ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento. Secondo le stime, questa sarà una stagione decisamente positiva anche per quanto riguarda arrivi e presenze, che dovrebbero aumentare rispettivamente del 7,8% e 7,3%.