La loro procedura di licenziamento è già avviata e dall’azienda per ora non si vedono spiragli. Nonostante questo i lavoratori Valtur non si perdono d’animo e stanno dando fondo a tutte le loro risorse per scongiurare la liquidazione della società.
Per questo lunedì 9 aprile hanno indetto una conferenza stampa per ribadire la loro richiesta di un nuovo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico e per lanciare la campagna social #SiamoGenteValtur con cui intendono richiamare ulteriormente l’attenzione dei media sul destino di quella che è stata una delle principali aziende di turismo italiane.
La procedura di licenziamento riguarda 123 lavoratori a tempo indeterminato a cui si aggiungono 108 a tempo determinato e circa 1200 stagionali nei villaggi che tuttora rientrano nella disponibilità Valtur e la cui stagione è al momento bloccata.
Per i lavoratori Valtur infatti l’azienda è viva e la stagione è salvabile con l’arrivo di un’azienda disposta a rilevare Valtur. Per il responsabile gruppi Francesco Cante “E’ ancora possibile riaprire a giugno, visto che le strutture sono ancora nel portafoglio Valtur. Noi lavoratori ci siamo e vogliamo evitare lo spezzatino”.
Anche i dipendenti Valtur sono rimasti sorpresi dall’epilogo: fino a febbraio hanno continuato ad accettare prenotazioni con un trend più che positivo con prenotazioni estive in aumento del 106% secondo il direttore vendite Manuel Schiavuta.
Per questo Valtur fa appello anche ai tanti personaggi dello spettacolo che hanno iniziato la carriera proprio nei villaggi Valtur per fare breccia nell’opinione pubblica e portare la vicenda tra le priorità dell’agenda politica del governo uscente.