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Veneto, estate: boom di mare e Garda, soffrono le città d’arteERT

Venezia

Boom di stranieri e alberghi pieni. Tra Green pass che non hanno frenato l’arrivo degli stranieri, e l’impennata delle vacanze “domestico”, il turismo estivo in Veneto ha fatto registrare risultati molto superiori alle aspettative. Tanto che, per alcuni settori, il presidente della Regione Luca Zaia ha spiegato che “il fatturato è stato pari, se non addirittura superiore, a quello del 2019”.

Per Zaia la ripresa è stata resa possibile soprattutto grazie al grande afflusso di turisti nelle spiagge del litorale veneziano. “Non potendo muoversi in aereo, preferiscono viaggi a medio o corto raggio da farsi in auto. Di certo questa circostanza ci ha agevolato molto, penso ad esempio ai tedeschi, che sono stati i nostri primi ospiti e hanno continuato ad esserlo. Sono convinto che questa sia stata l’occasione buona per far ripartire l’intero turismo del Veneto, capace di accogliere fino a 72 milioni di visitatori”, ha detto.

Un quadro confermato dai dati raccolti dal primo al 18 agosto dalla piattaforma HBench in dotazione a Federalberghi Veneto. Per il mare l’occupazione delle strutture ricettive è stata del 90,2%, con punte del 92% raccolte nelle due settimane centrali del mese e del 100% nei weekend. Ma non è tutto, perchè le proiezioni indicano un’occupazione del 70% per la prima settimana di settembre e del 50% per la seconda. Inoltre, oltre il 60% dei turisti è straniero, trainato dal 27% di tedeschi e dal 19,4% di austriaci. In terza posizione gli svizzeri, al 4,9%.

Meglio ancora fa il lago di Garda, con il 96% di occupazione, dato per luglio e agosto superiore a quello registrato nel 2019. Le previsioni per le prime due settimane di settembre poi, parlano riempimenti vicini al 70%. Qui l’85% dei clienti sono stranieri: spiccano il 61% di tedeschi, l’8% di austriaci e il 3,5% di olandesi. Seguono svizzeri e belgi.

Bene è andata anche alla montagna, con il 71,3% di occupazione degli alberghi, salito al 77% nelle due settimane centrali di agosto, e oltre il 60% di chi prenota che arriva dall’estero. Soffrono invece un po’ le città d’arte, Venezia in testa. Il tasso di occupazione delle stanze è del 60% (64% tra l’8 e il 22 agosto), mancano americani e asiatici, che facevano la parte del leone, come i russi per Verona.

Infine le terme, forti di 18mila letti, che a luglio hanno registrato un 50% di occupazione in settimana e un 75% nei weekend. Percentuali cresciute rispettivamente al 65% e all’85% in agosto e che in settembre aumenteranno al 90% nei fine settimana.