Nel 2016 è la montagna a trainare il turismo in Veneto. Secondo dati stimati dal Sistema Statistico Regionale nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 agosto il Veneto ha registrato 10 milioni 828 mila di arrivi (+1,3% sul 2015), e 38 milioni 609 mila presenze (+2,6%). “Mi piace segnalare – commenta Federico Caner, assessore regionale al Turismo – la nuova crescita della montagna, alla quale abbiamo dedicato una particolare attenzione promozionale, anche con Buy Veneto”.
E se l’offerta veneta continua a piacere per la sua varietà, “mare, montagna, laghi, terme, città d’arte nel raggio di 200 chilometri”, sottolinea Caner, è anche capace di contrastare un quadro generale negativo fatto di crisi economica, allarme terrorismo e, non ultimo, il meteo “impazzito”. Complessivamente gli aumenti riguardano un po’ tutti i settori, con gli italiani che segnano +1,9% di arrivi e +0,8% di presenze, e gli stranieri +1% di arrivi e +3,3% di presenze, riferisce la stampa locale. Ma la montagna fa un vero e proprio salto in avanti: dopo il + 10% dell’anno scorso, segna una nuova crescita negli arrivi, +8,5%, e nelle presenze (+6,4%), mentre il mare ha sofferto il maltempo di maggio e giugno, pur contenendo le perdite a un -2,2% di arrivi e -0,2% di presenze.
In generale anche tutte le tipologie ricettive riportano un segno positivo. Per le presenze il dato migliore è per gli hotel a 3 stelle (+ 4,3%), seguiti da quelli a 2 stelle (+3,7%), i 4 stelle (+2,9%), i 5 stelle (+1,9%), e campeggi e villaggi turistici (+ 1,1%). ”Anche quest’anno il turismo veneto sta vincendo la sempre più difficile competizione sul mercato globale, ma nessun successo deve essere considerato l’ultimo, bensì una base incoraggiante per il lavoro finalizzato a raggiungere nuovi traguardi – aggiunge Caner – Il turismo costituisce la prima economia del Veneto e come tale è stato e sarà seguito dalla Regione”.