Venezia denunciata per violazione sistematica dei trattati europei, in particolare degli articoli 12 e 49 riguardanti la disparità dei prezzi stabiliti per turisti e residenti.
Dai vaporetti ai musei, dal wi-fi pubblico alle toilette, i prezzi sono modici se si risiede tra le calli, ma salati se si è di passaggio. Per fare qualche esempio, un giro in vaporetto costa 1 euro e 30 per i residenti, 7 per gli altri; l’ingresso a Palazzo Ducale? 18 euro il biglietto intero, gratis ‘per residenti e nati nel comune di Venezia’, come riporta La Stampa.
Da anni però Venezia è assediata da un turismo eccessivo rispetto al territorio, tanto che periodicamente si parla di numero chiuso per i visitatori. “Per i trasporti non distinguiamo tra turisti e residenti, ma tra utenti occasionali e abituali: con la tessera Venezia Unica chiunque può pagare un euro e 30 per il vaporetto”, spiega Franco Fiorin, direttore generale della mobilità veneziana. Peccato che la tessera costi 10 euro ai residenti, 20 a chi abita in Veneto e 50 a tutti gli altri.
C’è però chi pensa che il doppio prezzo sia il male minore, “una parvenza di attenzione per i 59 mila che si ostinano ancora a vivere a Venezia. Che però è diventata come Disneyland. Finora la politica ha lasciato che le cose andassero per il proprio verso, e l’esito finale è che il comune è in dissesto e mancano pure i fondi per i servizi sociali”, conclude Silvio Testa, tra i fondatori del comitato No Grandi Navi.