Proporre il Lido di Venezia come meta turistica green, a 10 minuti da Piazza San Marco e a 40 minuti dal terzo aeroporto d’Italia. Con questo obiettivo, nasce il Consorzio Venezia e il suo Lido che unisce imprenditori dei settori turismo, ristorazione e cultura, con l’obiettivo comune di favorire la rinascita e lo sviluppo a livello economico e sociale del Lido di Venezia, rilanciando il turismo sostenibile e di qualità. Lo fa attraverso il progetto Green Lido per il turismo metropolitano sostenibile, che ha il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Le azioni e gli impegni delle aziende aderenti, riporta AdnKronos, sono: utilizzare materie prime di produzione locale (a km zero) per la ristorazione, valorizzando patrimonio degli “orti” dell’isola e delle isole limitrofe e quello della pesca locale; ridurre l’utilizzo di energie da fonti non rinnovabili, impegnandosi a incrementare l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili. E ancora, ridurre della produzione di rifiuti, soprattutto per quanto riguarda quelli di imballaggio; proporre e incentivare percorsi turistici “green” sull’isola incentivando l’utilizzo della bicicletta e del car sharing; valorizzare le attività sportive all’aria aperta.
Il Lido di Venezia offre 10 Km di spiagge, l’Oasi degli Alberoni Wwf con le sue dune e una pineta di circa 30 ettari, 51 associazioni sportive, una Bandiera blu 2017 attribuita per la nona volta consecutiva alle spiagge del Lido di Venezia e una Bandiera Verde, il riconoscimento destinato alle spiagge a misura di bambino.
Il progetto Green Lido è sostenuto e coadiuvato da Confindustria Venezia. È stato infatti siglato l’accordo di collaborazione tra il Consorzio Venezia e il suo Lido, Sive Formazione (ente per la promozione della formazione nel turismo di Confindustria Venezia) e Cpa (società di servizi di Confindustria Venezia operativa nell’ambito del settore Ambiente e Sicurezza).