Venezia, rivoluzione sui vaporetti: prima i residenti, poi i turisti

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A Venezia è rivoluzione sui vaporetti con precedenza ai residenti per l’imbarco. Parte infatti da inizio giugno la sperimentazione della corsia prioritaria agli imbarcaderi per i possessori della carta Venezia Unica Oro, rilasciata a chi abita nel centro storico o lo frequenta per studio o lavoro. E i turisti? Dovranno aspettare in coda. “Anche questo è un modo per salvare la città e renderla più vivibile”, spiega il sindaco Luigi Brugnaro dopo la riunione con i vertici di Actv, la società del trasporto pubblico locale, per la presentazione di un piano operativo sugli accessi differenziati.

Nel 2015 i vaporetti hanno trasportato 70 milioni di passeggeri di cui 30 milioni di turisti. E nell’ultimo fine settimana di Pasqua 300 mila in due giorni. Si partirà dunque con gli imbarcaderi più affollati, quelli in cui nei giorni di grande afflusso si rischia la rissa tra residenti e turisti. Inizialmente saranno 8 fermate, 3 lungo il Canal Grande (Santa Chiara, la stazione ferroviaria di Santa Lucia e Rialto), e altre 5 a San Marco, le isole di Lido, Murano e Burano, e Punta Sabbioni.

E poi chissà. Di corsie separate a Venezia se ne parla da anni, ma alcuni esperimenti sono stati subito ritirati, come gli ingressi distinti a Rialto e i vaporetti dedicati ai veneziani della linea 3. D’altronde già i turisti devono fare i conti con molte tariffe differenziate, tra cui appunto quella dei vaporetti: a fronte di 1,50 euro pagato dai residenti i turisti ‘sborsano’ 7,50 euro per un biglietto di corsa semplice.

Non è la prima volta che Venezia ci prova a seprare le code. Massimo Cacciari nel 2007 aveva sperimentato un vaporetto a uso esclusivo dei veneziani, poi ‘naufragato’ per il costo e il percorso. Tre anni fa era stato porposto un accesso prioritario per i residenti a Rialto, anch’esso fallito. Come riporta La Repubblica, ora che molti pontili sono stati raddoppiati Comune e Actv pensano di potercela fare. La sfida sarà agevolare i residenti senza stremare i turisti. Che alla fine portano alla città milioni di euro.