Veratour si prepara ad annunciare un anno eccezionale. Le previsioni di chiusura dell’esercizio 2016 di Veratour evidenziano anche quest’anno un risultato finale positivo, con un importante incremento della marginalità. Risultato che ha una correlazione diretta con la gestione del cambiamento attuato dall’azienda, che infatti ha ridisegnato e bilanciato le destinazioni in cui opera. Se per esempio nel 2010 l’area Nord Africa incideva per il 35% sul fatturato e valeva 61 milioni di euro la percentuale è stata progressivamente diminuita: 25% nel 2013, 13% nel 2015 e solo il 4% nel 2016. Negli ultimi quattro anni l’azienda perciò ha progressivamente spostato la propria offerta di prodotto, procedendo a una diversificazione geografica che si è espressa in 12 nuove aperture di villaggi e prediligendo aree percepite sicure come Grecia, Spagna, Italia, Caraibi.
Un altro elemento importante che ha influito sui livelli di marginalità è stato l’innalzamento del costo medio del pacchetto, che per ogni passeggero è passato da 1.051 euro a 1.180 euro, in concomitanza con l’aumento delle vendite dei pacchetti Lungo Raggio. Nel 2016 poi la fidelizzazione dei clienti ha registrato il 40% di repeater e la prenotazione anticipata ha raggiunto il 74%. Ma a delineare il quadro di ottima marginalità anche il miglioramento dell’occupazione delle catene charter in partnership con Neos e Meridiana, unitamente al riempimento delle strutture alberghiere sempre alto.
“Un grande plauso va agli agenti di viaggio, professionisti che lavorano costantemente in sinergia con noi, che nutrono fiducia nelle nostre proposte e che le veicolano sempre con convinzione – commenta Stefano Pompili, Direttore Generale – Riteniamo di poter ottenere grandi risultati anche nel 2017, puntando all’obiettivo di 200 milioni di euro di fatturato, grazie soprattutto alle nuove aperture programmate, due delle quali in Italia”.