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Via alle scuole più tardi? No del Ministro. Ma i sindaci rilancianoERT

La spiaggia di Forte del Marmi

Parola d’ordine: prolungare la stagione anche a settembre dopo giugno e, soprattutto, un luglio disastrosi. Causa Maltempo. Lo fanno i tanti sindaci di città vacanzieri italiane.  Come possono: con eventi e fiere, vedi le iniziative messe in piedi dal comune di Rimini, con disposizioni comunali, come quelle prese dal sindaco di Pesaro che ha allungato la stagione balneare obbligatoriamente  fino al 30 settembre e facoltativamente fino al 15 ottobre, o con… una lettera al ministro dell’istruzione, come ha fatto il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, per chiedere di rinviare l’inizio delle scuole di un mese per rilanciare il turismo. Un”iniziativa questa che ha avuto anche il plauso anche di Federalberghi. Ma Stefania Giannini, titolare del dicastero dell’Istruzione, ha detto un secco no. La doccia gelata, e in un’estate di maltempo come questa l’espressione e quanto mai calzante, è stata spiegata dalla Giannini dal fatto che I calendari di inizio lezioni sono già stati “deliberati dalle Regioni, che li hanno già comunicati alle scuole e al ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche” e il “posticipo dell’apertura potrebbe danneggiare le famiglie”. Infatti bisogna garantire almeno 200 giorni di lezione garantiti per legge. E il posticipo voluto dal sindaco di Forti dei Marmi non lo permetterebbe. Non resta quindi che puntare tutto sui fine settimana…e sul turismo straniero che, nonostante tutto, sembra aver scelto l’Italia per le loro vacanze 2014.