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Viaggi istruzione: Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto chiedono incontro con la ministra AzzolinaERT

Treno della Magna Grecia, un intercity di Trenitalia in viaggio da Napoli a Taranto, effettuerà fermate sulla tratta regionale jonica a Paestum (nella foto), Sibari, Metaponto e Caulonia

Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto, chiedono maggiore chiarezza nell’interpretazione dei provvedimenti approvati in merito ai viaggi istruzione e studio, sia in termini territoriali che temporali. In assenza di previsioni chiare e coerenti, volte ad evitare di far gravare l’intero onere derivante dalle richieste di cancellazioni unicamente sulle aziende organizzatrici dei viaggi di istruzione, molte imprese non potranno far fronte agli impegni ed inevitabilmente chiuderanno, portando al collasso una parte rilevante del settore turistico del Paese.

Alla luce dei recenti provvedimenti approvati in materia di viaggi di istruzione e di viaggi studio, Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto, chiedono con urgenza un incontro alla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, On. Lucia Azzolina, volto a chiarire le modalità di recepimento delle recenti disposizioni in merito ai viaggi suindicati e a rivedere alcuni passaggi che rischiano di generare contenzioso a livello territoriale tra istituti scolastici e agenzie di viaggi e tour operator organizzatori, i cui effetti non lasceranno prive di coinvolgimento anche le famiglie degli studenti.

 

Il Dpcm attuativo del “decreto Coronavirus”, approvato ieri, 25 febbraio, tra le varie misure, prevede la sospensione fino al 15 marzo dei “viaggi di istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”. In ordine al recesso dei partecipanti, è stabilito che si applichi quanto previsto dall’articolo 41, comma 4, del Codice del Turismo, ossia il rimborso senza penali.

Più in generale, i provvedimenti di cui sopra, concedono i rimedi contemplati dal Codice del Turismo, richiamandolo espressamente, sebbene in esso si disciplinino casi differenti da quelli oggetto del provvedimento Ministeriale.

In particolare: a) l’art. 41 del Codice del Turismo si applica ai casi di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e non è estensibile, stante la specificità del dettato normativo, a circostanze che interessano il luogo di partenza, luogo peraltro ingiustificatamente allargato sino a ricomprendere zone del tutto avulse dalla emergenza di cui trattasi. b) l’art. 32 Codice del Turismo esclude dall’ambito applicativo i pacchetti ed i servizi turistici collegati la cui durata sia inferiore alle 24 ore, salvo che sia incluso un pernottamento e, pertanto, non può trovare applicazione in riferimento a “visite guidate e uscite didattiche”, che si svolgono notoriamente molto spesso nell’ambito di una sola giornata.

In assenza di previsioni chiare e coerenti, volte ad evitare di far gravare l’intero onere derivante dalle richieste di cancellazioni – anche nei casi in cui le stesse non sarebbero legittime – unicamente sulle aziende organizzatrici dei viaggi di istruzione, molte aziende non potranno far fronte agli impegni ed inevitabilmente chiuderanno, portando al collasso una parte rilevante del settore turistico del Paese.

Per tali motivi, Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi e Fto Confcommercio, chiedono con urgenza un incontro chiarificatore e, soprattutto, una profonda revisione dei provvedimenti adottati, al fine di porre rimedio alla situazione di grave difficoltà delle aziende coinvolte e per mettere al riparo migliaia di imprese e di lavoratori del comparto.