Dopo la pubblicazione, nella giornata di ieri, della sentenza d’appello nel contenzioso tra Ryanair e Viaggiare ci è arrivata la precisazione di quest’ultima sull’esito del processo che, nei fatti, non vieterebbe alla società del gruppo Lastminute di continuare a vendere i voli Ryanair, come avevamo erroneamente interpretato. Di seguito il comunicato della società:
“La Corte d’Appello di Milano ha confermato che Viaggiare Srl può continuare a intermediare i voli di Ryanair in quanto tale attività non viola alcun diritto della compagnia aerea irlandese. La statuizione della sentenza d’appello sul fatto che non risulterebbe provata una posizione dominante di Ryanair non incide infatti sulla decisione di primo grado che viene così confermata.
La sentenza di primo grado del Tribunale di Milano, confermata puntualmente da quella in grado d’appello, aveva espressamente inibito a Ryanair di diffondere pubblicamente notizie volte a screditare le attività delle OTA qualificandole come illecite in merito all’intermediazione di biglietti Ryanair e pertanto Viaggiare si riserva ogni azione a tutela dei propri diritti in relazione alle recenti infondate e scorrette notizie diffuse da Ryanair”
Hanno vinto tutti dunque? Non proprio: si tratta di un processo complesso dove alcune richieste sono state accolte ed altre respinte. Per ricostruire al meglio la vicenda ci siamo procurati i testi delle due sentenze, di primo grado e di appello che riportiamo in calce.
Nel processo di primo grado, conclusosi nel 2013 e che ha visto Viaggiare srl citare Ryanair, la prima ha visto accolte la quasi totalità delle proprie richieste tra cui :
1) Concorrenza sleale da parte di Ryanair nel dichiarare che le Ota praticano prezzi doppi o tripli e nel rifiutare l’imbarco di passeggeri che avevano prenotato tramite Viaggiare
2) Inibizione a Ryanair nel definire illecita la vendita di biglietti da parte di soggetti terzi
3) Abuso di posizione dominante da parte di Ryanair nel non voler consentire la vendita dei propri biglietti da parte di agenzie terze
4) Risarcimento danni da parte di Ryanair di 50000 euro
5) Pubblicazione della senteza su Il Sole 24 ore a carico di Ryanair
Nel processo d’appello, arrivato a sentenza il 12 ottobre 2015 Ryanair ha visto ribaltato a proprio favore il punto 3 per cui non è più considerato un abuso di posizione dominante la pretesa di Ryanair di limitare i propri canali distributivi. Gli altri punti della sentenza però restano confermati e, nei fatti, questo non vieta a soggetti terzi di rivendere i biglietti tramite altri canali. L’unica cosa che cambia è che Ryanair non è più obbligata ad avere un rapporto di vendita diretta con Viaggiare, poiché è venuto a mancare il presupposto dell’abuso di posizione dominante. Entrambe le società ricorreranno in Cassazione per cui vedremo se in terzo grado ci saranno ulteriori sorprese.
Di seguito le sentenze integrali: