L’esperimento piace, eccome, confermando che la cultura è un asset strategico per il turismo italiano. Tanto che Viaggiart, in pochi mesi di attività, ha già conquistato innumerevoli utilizzatori e vinto importanti premi, come “Next. La Repubblica delle Idee”. Il progetto si propone di sviluppare e diffondere un nuovo modello di fruizione dei luoghi della cultura, erogando ai propri utenti servizi tailor-made. In sostanza, Viaggiart è una piattaforma web che permette di organizzare il proprio viaggio partendo dall’offerta culturale dei luoghi, arricchendolo con storie, itinerari e servizi turistici personalizzati. La “base” del progetto utilizza in Italia gli Open Data messi a disposizione dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, integrata poi da informazioni provenienti da banche dati ufficiali (che certificano la qualità dei contenuti) disponibili in modalità open-data o secondo licenze creative-commons e dall’inserimento volontario di dati da parte degli utenti, moderati con un modello wikipedia-like. L’obiettivo è integrare il patrimonio culturale dei territori con il tessuto economico e rendere il tutto facilmente fruibile agli utenti. Con estrema semplicità, infatti, si possono combinare visite culturali a ricettività, ristorazione, ma anche a mezzi di trasporto, agli eventi locali e alle produzione enogastronomiche tipiche, in modo che ognuno possa costruirsi il proprio pacchetto su misura. Partendo dal monumento, la piattaforma – web e anche app – rivela tutto quello che c’è intorno, in modo da pianificare alla perfezione il proprio itinerario. Obiettivo della piattaforma Viaggiart è fornire ad amministrazioni locali, cioè soprattutto a Regioni e Comuni, la possibilità di gestire e ottimizzare gli open data.