Se l’Europa dovesse reintrodurre il visto obbligatorio per i turisti Usa il mercato italiano potrebbe perdere 600 milioni. La risoluzione votata dal Parlamento europeo in risposta al rifiuto degli Usa di estendere il Visa Waiver Program ai 5 Paesi Ue considerati dagli Usa a rischio (Polonia, Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria), porterebbe ad almeno 400 mila arrivi in meno nel nostro Paese, con una perdita in termini di spesa turistica pari a 600 milioni di euro. Almeno, questa è la stima per difetto ricavata dagli studi della Commissione Ue attraverso Euromonitor.
Il provvedimento potrebbe quindi disincentivare i viaggi verso l’Europa per una percentuale compresa tra il -8 e il -12% dei turisti americani. Un vero danno per la nostra bilancia turistica, che proprio dall’ingresso di visitatori Usa ogni anno ricava oltre 4,8 miliardi di euro (dati Bankitalia 2015).
Attualmente i cittadini statunitensi possono viaggiare in tutti gli Stati membri dell’Ue senza visto, ma al contrario gli Stati Uniti negano l’esenzione a Polonia, Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria. In merito alla reciprocità dei visti “Il nostro approccio basato su un impegno continuativo e contatti diplomatici ha portato a risultati tangibili col Canada – spiega Margaritis Schinas, portavoce della Commissione Ue – continueremo le nostre discussioni con gli Stati Uniti in modo costruttivo”.
Del resto la stessa Commissione Ue ha posto l’accento sulle possibili ripercussioni derivanti dalla reintroduzione del visto. Ma il legislatore ha invitato la Commissione ad agire in tal senso entro maggio, ovvero prima dell’apertura della stagione estiva.