Crescono le destinazioni internazionali per i business traveller italiani nel 2015. Se nel 2014 l’aumento era stato di quasi un quarto (+23,8% secondo i dati Istat), prosegue il trend positivo anche nel 2015 che, nel primo semestre, ha registrato un ulteriore aumento del 25%, stando alle elaborazioni fatte da HRS, il global solutions provider leader in Europa per i viaggi d’affari. Un dato incoraggiante per il settore che riflette i segnali di una, seppur timida, ripresa economica a livello globale.
Tra le destinazioni principali gli stati europei coprono più del 76% delle destinazioni internazionali del travel business italiano. Tra questi meta preferita dei manager in viaggio sembra essere la Germania che ospita il 21,9% dei viaggi d’affari, seguita da Francia (12%), Spagna (8,8%) e Svizzera (7,1%). Si ferma invece al 6% il Regno Unito seguito dalla Federazione Russa (2,4%). Sono invece gli Stati Uniti il paese extra-europeo che accoglie maggiormente i business traveller italiani (8%).
Per quanto riguarda invece le caratteristiche che i viaggiatori d’affari italiani apprezzano maggiormente nei paesi che visitano, la Spagna vince per il design delle strutture e la gentilezza del personale (oltre il 30% dei manager intervistati associa queste caratteristiche agli alberghi iberici).
A colpire della Germania sono, un po’ a sorpresa, i servizi di ristorazione, definiti di eccellenza dal 42% dei manager intervistati, mentre a Londra sembra essere particolarmente apprezzata la rapidità diffusa delle procedure di check-in e check-out, associata alla capitale inglese da oltre il 37% dei viaggiatori d’affari.
A far apprezzare le trasferte in terra francese è invece soprattutto la disponibilità di servizi ancillari premium (come la ristorazione anche fuori dagli orari di picco), secondo il 27% degli intervistati, mentre non stupisce il primo posto delle strutture statunitensi per disponibilità di spazi di co-working e servizi tecnologici come sottolinea il 51% del campione.