Secondo S&P Global Ratings nel 2022 le compagnie aeree europee registreranno un traffico passeggeri al 60%-70% dei livelli pre-pandemici, rispetto al 50%-65% previsto a febbraio.
E’ quanto emerge dall’ultimo report della società di consulenza e rating che sottolinea però come i livelli pre-pandemia potranno essere raggiunti solo nel 2024. Un anno prima, nel 2023, il traffico aereo europeo raggiungerà comunque il 70%-85% dei livelli del 2019. Nel frattempo, sottolinea la ricerca, il settore aereo europeo si è avviato verso un’estate più vivace di quanto si pensasse, ora che le restrizioni ai viaggi sono state quasi del tutto rimosse.
La domanda in crescita, in particolare per i viaggi di piacere a corto raggio, sta incrementando il numero di passeggeri aerei in tutta Europa e la capacità aerea nel terzo trimestre del 2022 si sta avvicinando ai livelli pre-pandemici. Per questi motivi, S&P crede che la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti oggetto di rating registrerà probabilmente volumi di passeggeri superiori alle precedenti stime per il 2022.
Le sfide però restano: l’aumento considerevole del costo della vita e la diminuzione del reddito disponibile sono tra i fattori chiave che potrebbero erodere la fiducia dei consumatori e la propensione a viaggiare, in particolare quando la domanda repressa sarà in gran parte soddisfatta. Ciò potrebbe frenare la ripresa verso la fine del 2022. S&P prevede inoltre una ripresa più lenta nel caso del traffico business.