380 milioni di euro di fatturato stimato per circa 7.000 eventi in un anno, oltre 50mila euro a pratica: è il valore economico del wedding tourism in Italia, secondo quanto emerso dai numeri di “Destination Weddings in Italy“, la ricerca sul turismo dei matrimoni degli stranieri in Italia nel 2015, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze.
“Negli ultimi anni in Italia si è registrata una crescita sostenuta del fenomeno del wedding tourism e i numeri del nostro studio lo confermano – spiega Alessandro Tortelli, direttore di CST Firenze, presentando l’indagine – Solo nel 2015 i matrimoni delle coppie di stranieri in località italiane hanno generato circa 334 mila arrivi e oltre 1,1 milioni di presenze.”
Questi i dati principali della ricerca:
Nel 2015 il mercato del wedding tourism in Italia ha generato 7.043 eventi, con una media di 53.998 euro di spesa ad evento, per un totale di 380,3 mln di euro di fatturato stimato.
L’intero numero di eventi ha generato 333.823 arrivi e 1.145.683 presenze, con una media di 47 invitati ad evento.
Ad essere coinvolti sono stati circa 52.600 operatori del settore: tra questi soprattutto wedding planner (circa 3.150, alcuni con sede all’estero), fotografi (7.300), floral designers (2.200), film-makers (1200) e 8200 locations.
Le coppie di sposi sono arrivate principalmente da Regno Unito (26,4%), Usa (20,7%), Australia (8,4%), Irlanda (5,4%), Germania (4,9%), Canada (4,6%), Russia (3,3%), Francia (3,0%), Brasile (2,4%), e Svizzera (1,9%).
Il matrimonio “classico” delle coppie straniere in Italia è stato celebrato in un Luxury Hotel, in estate e con rito religioso.
Oltre al Luxury Hotels (30,8%) sono state scelte ville (26,5%), ristoranti (12,5%), strutture agrituristiche (7,9%) e castelli (6,5%). Se il rito preferito è risultato quello religioso (34,4%), a seguire da vicino sono stati il civile (33,0%) e il simbolico (32,6%).
La regione più ambita è stata la Toscana, che ha intercettato il 32,1% del mercato con un fatturato stimato di 122,7 mln di euro; a seguire Lombardia, (15,8%) con un fatturato di 59,3 mln di euro; subito dopo la Campania (14,4%) con un fatturato di 52,7 mln di euro; al quarto posto il Veneto (7,9%) con un fatturato di 29,2 mln di euro; infine il Lazio, (7,3%) con 30,8 mln di euro di fatturato.
Negli ultimi anni anche altre regioni hanno iniziato a registrare una crescita significativa, come Puglia, Sicilia e Umbria: in particolare, la prima è richiesta per eventi con un elevato numero di invitati all’interno delle tipiche masserie, mentre la Sicilia per Luxury Hotels e Relais di destinazioni esclusive e di forte appeal sui mercati internazionali, quali Taormina e le isole degli arcipelaghi.
Potete scaricare le slide complete della presentazione del CTS a questo link: https://goo.gl/wfSNxr