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Wedding tourism: sempre più stranieri “dicono di si” in ToscanaERT

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Arrivare dall’estero in Toscana per sposarsi: una moda che ormai fa tendenza. E’ la piacevole conferma che rivelano i dati dell’indagine “Destination Weddings in Tuscany” del Centro Studi Turistici di Firenze e presentata con la collaborazione di Toscana Promozione. Lo studio rivela che nella regione si celebrano ogni anno quasi 2.000 eventi per un fatturato stimato di oltre 107 milioni di euro e conferma la bontà della scelta dell’agenzia di promozione di puntare su alcune nicchie di mercato, e fra queste quella dei matrimoni di stranieri affascinati dal territorio regionale.

“Il mondo del turismo è in continua evoluzione e per essere sempre ai primi posti è necessario lavorare con anticipo su quei segmenti d’offerta che, in prospettiva futura, offrono il maggior ritorno sull’investimento iniziale – spiega Alberto Peruzzini, dirigente del settore turismo di Toscana promozione – Da qui l’idea di puntare su un segmento che vede la Toscana già ben posizionata ma che ha bisogno di quella spinta in più per poter uscire dalla “nicchia””.

Ogni giorno, nel mondo, si celebrano circa 115 milioni di matrimoni che, complessivamente, generano 6 milioni di viaggi (Fonte: ICOHT 2013). I flussi turistici legati ai matrimoni non sono annoverati nelle statistiche Eurostat sul turismo e solo recentemente se ne comincia a parlare negli studi generali sul turismo nazionale o internazionale. Si tratta, però, di un fenomeno in costante aumento.

Le stime emerse dall’ultima assemblea della International Conference on Hospitality & Tourism Management, parlano di un incremento del +75% dal 2007 al 2012: “Per fare un esempio concreto – ha aggiunto Peruzzini – basti pensare che solo negli Stati Uniti si celebrano 2 milioni di matrimoni all’anno, di cui 500mila vengono organizzati all’estero. L’Italia potrebbe intercettarne almeno il 10%, con un enorme beneficio anche per tutto l’indotto”.

Una delle mode più in voga negli ultimi anni è quella di convolare a nozze all’estero e, quindi, puntare sui matrimoni significa lavorare su un segmento turistico che, potenzialmente, interessa strutture ricettive e indotto. Potenzialità che il matrimonio indiano celebrato lo scorso anno a Firenze hanno ben messo in evidenza: 700 ospiti, 5 alberghi in esclusiva, 35 parrucchieri, 60 fioristi, 200 mezzi riservati e un budget complessivo di 8 milioni di euro.

“Gli ultimi dieci anni hanno visto l’esplosione del fenomeno in Toscana e in questo senso i numeri dello studio lo confermano – ha spiegato Gianfranco Lorenzo, direttore ricerca del Centro Studi Turistici – Nel 2014 il fatturato stimato è di 107,6 milioni di euro, con ben 1.963 matrimoni di coppie di stranieri che hanno scelto come scenario una località della Toscana e che hanno generato 94.134 arrivi e ben 405.246 presenze.”

Il wedding tourism in Toscana coinvolge circa 2800 operatori del settore a cominciare dagli wedding planner, molti dei quali con sede in altre regioni d’Italia o addirittura in paesi esteri.

Il classico matrimonio delle coppie straniere in Toscana è quella celebrato in villa, in estate, con rito simbolico e con una media di 48 invitati. Nel 2014 il comune più richiesto per le cerimonie è stato Firenze, seguito da Fiesole, Castelnuovo Berardenga, Certaldo e Greve in Chianti.

“Parlare della bellezza dei paesaggi, del patrimonio storico-artistico, delle città d’arte è una banalità pensando alla Toscana – conclude Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici – Riflettere invece su un fenomeno che è scaturito da questi attributi come quello del destination wedding è un po’ meno scontato, soprattutto per chi non ne conosce le caratteristiche. Parliamo di persone che scelgono la nostra regione come scenario per il loro giorno più bello e memorabile, ma anche di un mercato che spesso si inserisce nel segmento luxury e che muove un indotto fatto di location e di una miriade di fornitori”.

DW in Tuscany: i dati principali della ricerca
Le coppie sono arrivate in prevalenza dal Regno Unito (39,7% per 43,6 milioni di euro stimati), seguito da Usa (15,4% per 12,1 milioni), Australia (6,8% per 6,7 milioni euro), Olanda (4,3%), Germania (3,8%), Irlanda (3,6%), Canada (3,3%), Norvegia (3%), Brasile (2,6%), e Russia (2,4%).
Per le celebrazioni dei matrimoni i comuni più richiesti in assoluto vedono Firenze al primo posto con il 14,1%, seguita da Fiesole 9,1%, Castelnuovo Berardenga 7,2%, Certaldo 5,5%, Greve in Chianti 5,2%. In tutta la Toscana gli operatori coinvolti sono circa 2800, tra cui 400 fotografi e 325 Wedding Planner.
Le locations per le cerimonie sono state circa 600: ha prevalso il matrimonio in villa (41,2%) seguito da agriturismo (20,1%), castello (15,6%), luxury hotel (14,9%) e Comune (4,9%). Il rito è stato per lo più simbolico (39,6%), seguito dal civile (31,8%) e da quello religioso (28,6%).