Il sito Skyscanner ha stimato i costi per un weekend nelle dieci città europee più ricercate – utilizzando il motore di ricerca Skyscanner – dagli italiani questo autunno. I costi presi in considerazione hanno riguardato le maggiori spese di un viaggio: aereo, hotel, pasti e la visita di un’attrazione turistica. Dallo studio emerge che la meta più economica è Praga: per un volo A/R per due persone, un soggiorno in camera doppia con colazione, due ingressi al Castello di Praga, due pasti per due persone con bevande si spendono circa 547 €. La più cara, invece, risulta Parigi, dove i costi totali di un weekend per due persone arrivano a sfiorare gli 850 €. Amsterdam, a sorpresa, si posiziona appena prima di Parigi, con un costo totale di 825 €, e dopo Londra (696 €**), Istanbul (717 €) e Monaco di Baviera (723 €). Secondo i dati raccolti nell’indagine, il costo medio per un fine settimana si aggira intorno ai 685 € a coppia.
“Come mostra la nostra ricerca – afferma Filippo De Matteis, Marketing Manager Italia di Skyscanner – un volo economico non coincide necessariamente con una vacanza low cost come accade, per esempio, nel caso di Parigi: i voli per raggiungere la città risultano i più economici insieme a quelli per Londra e Barcellona, ma alla fine i costi totali del viaggio sono ben sei volte tanto. Per passare un weekend in una città europea è quindi importante considerare tutte le possibili spese che si devono affrontare. Ci auguriamo che la ricerca di Skyscanner torni utile ai viaggiatori che vorranno partire quest’autunno”.
Da un sondaggio commissionato da Skyscanner emerge, infatti, che solo il 34% dei viaggiatori italiani, quando progetta un weekend in una città europea, considera quanto è costosa in generale la destinazione, mentre per un 22% è determinante la distanza, per il 19,8% incide solo il prezzo del volo e per un altro 19% solo il costo dell’hotel. Sempre in relazione allo stesso sondaggio, il 30,8% dei viaggiatori italiani dichiara di trascorrere un weekend in una capitale europea una volta ogni due mesi mentre il 15,2% una volta all’anno.